II concetto che questo verso esprime è che quando il credente ubbidisce al Signore ogni sentiero su cui Egli lo guida è segnato dalla Sua benignità e verità. Il Salmo non vuol suggerire affatto quello che si potrebbe fraintendere leggendo frettolosamente il verso 9, cioè che l'Eterno tollera i peccatori al punto di «insegnare» loro la via. Il pensiero esatto si trova nel testo della nostra meditazione: « per quelli che osservano». Solo per questi i sentieri dell'eterno sono benignità e verità. Soltanto nell'osservanza del patto e delle Sue testimonianze si realizza la presenza e la benedizione divina. Allora anche se il sentiero diventa scabroso, Egli è con noi! Il salmista ebbe a dire nel salmo 23 «Quand'anche camminassi nella valle… non temerei, perché Tu sei meco». Quale certezza ispirano queste parole, al cuore di un cristiano che ha risposta la propria fiducia in Dio. Con una tale certezza egli può affrontare ogni ostacolo nel suo cammino perché tutti i sentieri dell'Eterno sono benignità e verità. Quante volte ci siamo trovati a percorrere una strada incerta. Particolari circostanze si sono venute a creare mettendo in dubbio la realtà del nostro rapporto con Dio o con i nostri fratelli; ad un certo momento però, ecco la comunione con Dio per la quale sentiamo la Sua presenza e avvertiamo quella benignità che ci assicura. È possibile, dunque di fare affidamento sulla benignità di Dio, tuttavia è altresì vero che essa deve essere fondata sulla verità. La verità mette alla luce dello Spirito Santo il nostro io. Spesso pensiamo solamente alla bontà e l'amore di Dio ignorando le condizioni prestabilite dallo Spirito di Dio stesso. Queste grazie, sono per quelli che «osservano il Suo patto», Il patto di Dio è immutabile, le sue testimonianze sono verità. Chi desidera percorrere questo sentiero deve comprendere che è l'Eterno a stabilire le regole del percorso!
Data: 30/07/2002 Visite: 4361 | |
|
|