Dopo la conversione di Saulo, il libro che registra le azioni dello Spirito Santo per mezzo degli Apostoli; ci parla di Pietro, il quale, visitando i santi che erano in Liddia, venne portato alla presenza di Enea da otto anni in un letto paralizzato (v. 33). Enea è la figura dell'uomo paralizzato nel peccato, inabile ad aiutare se stesso e quindi senza forza e senza speranza; solo la potenza salvatrice di Dio può risolvere il suo caso. Pietro gli disse: «Enea, Gesù Cristo ti sana». Questa franca dichiarazione testimonia della sua fede salda nel Cristo risorto e, secondo questa fede, avvenne il miracolo, che portò alla conversione di una gran numero di persone. I credenti della vicina loppe, avendo udito di questo grande fatto di Dio, mandarono due fratelli per invitare Pietro. Giunto quivi, egli si trovò a partecipare al dolore della comunità per la morte dell'amata Tabita. Che grazia divina per quei santi che Pietro, l'uomo della Pentecoste, fosse poco distante! Più il credente è ripieno dello Spirito Santo e più può amministrare le consolazioni di Cristo ai bisognosi. Pietro poté vedere le opere di una vita spesa per il Signore; gli furono infatti mostrati i lavori compiuti da Tabita. Questo fatto ricorda al credente che ciò che viene compiuto per la gloria di Dio viene registrato nel Suo libro: un giorno sarà come argento, oro, pietre preziose. Prove non offuscheranno lo splendore di ciò che oggi viene compiuto nel nome del Signore e per la sua gloria. Ciò che Pietro fece in presenza di tutti i credenti per far tornare in vita Tabita potrebbe risultare strano a molti, ma portò alla vittoria della fede in Cristo Gesù. Egli, non volendo essere distratto da alcuno in quel momento importante, mandò fuori tutti i presenti; s'inginocchiò pregò concentrando tutta la fede nella preghiera d'intercessione; chiamò poi per nome la defunta: «Tabita levati! » mettendo in azione la fede; tese la mano per aiutarla ad alzarsi dimostrandole dolcezza e comprensione; la presentò quindi ai credenti. Anche in questo caso molti credettero e si convertirono. Nel mio nome farete cose maggiori di queste, disse Gesù ai Suoi discepoli. Pietro fece sua questa promessa ed agì nel momento opportuno. La stessa vittoria che premiò la sua fede, può essere la nostra se agiamo con la stessa fede nel suo nome.
Data: 13/07/2002 Visite: 4867 | |
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