Gesù Cristo, figliuolo dell'Iddio vivente e vero, durante il tempo del Suo ministero terreno, ha promesso il battesimo nello Spirito Santo. Anche Giovanni Battista annunciò che egli battezzava con acqua, ma Colui che veniva dopo di lui avrebbe battezzato i credenti con lo Spirito Santo e col fuoco. L'attesa fu importante, lo è e lo sarà sempre. Infatti l'attesa dei discepoli è dimostrazione della vera fede nella promessa di Dio. Credendo si riceve lo Spirito Santo della promessa e ne abbiamo delle prove certe, sia dalla Scrittura, che dall'esperienza. La fede nel1'Evangelo ci rende eredi di tutte le promesse divine. Gesù, il Salvatore del mondo, in una occasione interrogò una persona che doveva essere da Lui beneficata, dicendogli: «Credi tu che io possa fare questo che da te mi viene richiesto? » La risposta spontanea di quel credente fu: «Si, Signore, lo credo». È di massima importanza anche come si attende. L'esempio della semplicità di cuore dei credenti è quello dell'alto solaio nel giorno della festa di Pentecoste. Infatti, i centoventi, messa da parte la loro attività ed ogni altra cosa che ostacolava la comunione fraterna, si riunirono nell'attesa di ricevere virtù dall'Alto. Nell'attesa non contavano giorni ed ore, ma desideravano ardentemente di ricevere la potenza dello Spirito Santo perché avevano veramente creduto alla promessa di Gesù. L'umanità dello Spirito è anche un elemento fondamentale per la discesa dello Spirito Santo e la Scrittura afferma che essi erano di pari sentimento, di un solo cuore. Tali avvenimenti insegnano a tutti noi che crediamo oggi a seguire l'esempio stesso dell'Evangelo, ad attenerci scrupolosamente e con la dovuta riverenza a quanto espresso in questo testo per ricevere dal Signore lo Spirito Santo, quello che Dio ha promesso.
Data: 04/06/2002 Visite: 4695 | |
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