In ogni tempo l'uomo ha cercato di essere felice. La felicità è stata ricercata e decantata anche da molti poeti. L'Antico Testamento è pieno di poesia e di cantici. Fu così che Mosè celebrò l'esodo (Es. 15) e che Debora e Barak celebrarono la sconfitta di Sisera. Persone comuni come Anna (1’ Sam. 2), dei re come Davide ed Ezechia e molti profeti misero in risalto con un cantico le loro esperienze più importanti. Questo Salmo ci rivela il segreto per essere felici. Il salmo comincia con il descrivere le caratteristiche della vita sociale dei giusti. I quali non s'incamminano nel consiglio degli empi; non si fermano nella via dei peccatori; e, non si siedono sul banco degli schernitori. Trovano diletto in qualcosa di molto più bello. Nella legge dell'Eterno! Questo è il segreto della loro vita. Dilettandosi nella legge del Signore, si trova la felicità. La forza per superare ogni ostacolo, vincere ogni circostanza avversa abbattere ogni barriera, tagliare il traguardo in vittoria. La felicità si trova; meditando giorno e notte (quando tutto va bene e quando tutto va male) nella legge del Signore. Questo fermo proposito sostiene la vita del credente che vuole ritrovarsi «beato» in ogni circostanza. Attingendo la propria linfa vitale dalla legge del Signore come da un fiume, essa è fruttuosa, sempre verde e prospera. In contrasto con la vita dei giusti i quali si dilettano nella legge dell'Eterno e godono in ogni momento della gioia di Dio, gli empi sono: spossati, vinti; delusi e senza speranza ...si cibano di vanità sono come pula al vento; attendono che l'inesorabile giudizio di Dio purtroppo li raggiungerà. La Bibbia dice: «Non c'è pace per gli empi» (1). «La casa degli empi sarà distrutta, ma la tenda degli uomini retti fiorirà» (2). Signore, aiutaci a seguire il consiglio della tua Parola. (1) Isaia 48:22 (2) Proverbi 14:11.
Data: 01/06/2002 Visite: 11035 | |
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