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Le meditazioni di eVangelo

La conseguenza del peccato (Genesi 3:14-24)


di D.P.
Trascritto da eVangelo

Chi trasgredisce la legge di Dio dovrà sopportare tutte le conseguenze della sua azione. È inutile nascondersi, è inutile fuggire. Adamo provò a nascondersi, ma non servi a nulla. Eva provò a giusti­ficarsi, ma invano. Anche il serpente avrebbe volentieri fatto a meno di sentire le severe parole di giudizio e di condanna ..: «Sii maledetto tra tutti gli animali dei campi», ma non gli fu possibile.

All'immagine di un Creatore sapiente e pieno di amore, segue qui l'immagine di un Dio giustamente irato che si rivolge ai tre protagonisti della più grande tragedia umana, avendo per ciascuno di essi un severo messaggio di giudizio e di condanna.

Adamo, il «re» della creazione, è costretto da quel dì innanzi, a trarre il suo sostentamento da una terra divenuta ad un tratto avara di buoni frutti e ricca di spine e triboli, perché maledetta da Dio.

Per Eva, l'aiuto convenevole, è preconizzato il dolore, un'altra triste realtà che fa il suo ingresso nel mondo, e sarà madre a prezzo di notevoli sofferenze.

Dio non è severo quando punisce il peccato, ma giusto! Il peccato non è mai consumato nel buio totale della coscienza. Chi pecca sa di peccare e chi sbaglia sa di sbagliare. Adamo era stato avvisato: «nel giorno che tu ne mangerai tu ne morrai», questo era stato l'avviso del Signore. Che dire dunque? L'uomo pecca perché non sa valutare le tristi conseguenze di questo atto, quanto l'aspetto più immediatamente piacevoli della consumazione di questo. Eva giudicò che il frutto era buono da mangiare e bello da vedere, oltrechè desiderabile, e Adamo credette di diventare simile a Dio. L'uomo paga amaramente la soddisfazione di assaporare un frutto proibito da Dio.

L'apostolo Paolo ci avvisa dell'inganno del peccato costituito dal fatto che mai il peccato dà quello che sembra promettere, ma, al contrario, è quel dardo dalla punta avvelenata che penetra dentro l'anima producendo la morte. Per salvarci da questo flagello e dalle sue conseguenze, è indispensabile accettare l'ammonimento di Dio ed attenerci alla Sua Parola.


Data: 11/01/2000
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