Chi trasgredisce
la legge di Dio dovrà sopportare tutte le conseguenze
della sua azione. È inutile nascondersi, è inutile
fuggire. Adamo provò a nascondersi, ma non servi a
nulla. Eva provò a giustificarsi, ma invano. Anche il serpente avrebbe
volentieri fatto a meno di sentire le severe parole di giudizio e di condanna ..: «Sii maledetto tra tutti gli animali dei campi», ma non
gli fu possibile.
All'immagine di
un Creatore sapiente e pieno di amore, segue qui
l'immagine di un Dio giustamente irato che si rivolge ai tre protagonisti
della più grande tragedia umana, avendo per ciascuno di essi un severo messaggio di giudizio e di condanna.
Adamo, il «re»
della creazione, è costretto da quel dì innanzi, a trarre il suo sostentamento
da una terra divenuta ad un tratto avara di buoni
frutti e ricca di spine e triboli, perché maledetta
da Dio.
Per Eva, l'aiuto
convenevole, è preconizzato il dolore, un'altra triste realtà che fa il suo ingresso nel mondo, e sarà madre a prezzo di
notevoli sofferenze.
Dio non è severo quando punisce il
peccato, ma giusto! Il peccato non è mai consumato nel buio totale della
coscienza. Chi pecca sa di peccare e chi sbaglia sa di sbagliare. Adamo era
stato avvisato: «nel giorno che tu ne mangerai tu ne morrai», questo era stato
l'avviso del Signore. Che dire dunque? L'uomo pecca perché non sa valutare le tristi conseguenze di questo atto, quanto l'aspetto più immediatamente piacevoli
della consumazione di questo. Eva giudicò che il frutto era buono da mangiare e
bello da vedere, oltrechè desiderabile, e Adamo credette di diventare
simile a Dio. L'uomo paga amaramente la soddisfazione
di assaporare un frutto proibito da Dio.
L'apostolo Paolo
ci avvisa dell'inganno del peccato costituito dal fatto che mai il peccato dà
quello che sembra promettere, ma, al contrario, è quel dardo dalla punta avvelenata
che penetra dentro l'anima producendo la morte. Per salvarci da questo flagello
e dalle sue conseguenze, è indispensabile accettare l'ammonimento di Dio ed
attenerci alla Sua Parola.
Data: 11/01/2000 Visite: 11644 | |
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