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Le meditazioni di eVangelo

La Promessa (Atti 1:1-14)


di S.T.
Trascritto da eVangelo

Quando il Signor Gesù Cristo risorse, li ammaestrò e diede loro un preciso ordine: quello di «non dipartirsi da Gerusalemme, ma di aspettare il compimento della promessa del Padre». Non si tratta di una delle tante promesse che Dio nella Sua infinita bontà ha fatto e mantenuto attraverso il tempo, ma della promessa per eccellenza, cioè l'invio dello Spirito Santo.

Gesù già ne aveva discusso con i Suoi discepoli riferendosi allo Spirito Santo quale Suo sostituto dopo la Sua dipartita. Essi tuttavia non realizzarono l'importanza di quanto era stato loro detto circa la funzione del «Consolatore» se non quando il loro Maestro ascese al cielo.

In quel momento si sentirono smarriti e il loro sguardo si perse dietro la visione del Cristo che veniva tolto via da loro. Chissà per quanto tempo sarebbero rimasti in quella posizione se non fosse stato per gli angeli che li richiamarono alla realtà e a mettere in atto l'ordine dato loro da Gesù. Si resero conto che, se il Maestro aveva tanto insistito su quel punto, doveva esserci una ragione valida e fu così che essi si recarono a Gerusalemme, in un luogo ben definito, una sala elevata, o un alto solaio, come suol chiamarsi comunemente, dove rimasero tutti insieme in preghiera in attesa di ricevere la potenza dello Spirito Santo (Atti I:8).

Non sembri strano che Gesù abbia fatto una promessa del genere, piuttosto si rifletta sul fatto che Egli ha voluto indirizzare i Suoi verso un nuovo tipo di forza: quella soprannaturale, cioè proveniente da Dio stesso.

Gesù aveva detto: «Senza di me non potete far nulla», e ancor prima, il profeta Zaccaria aveva scritto nel suo libro, le parole riferitegli da Dio stesso: «non è per potenza, né per forza, ma lo Spirito Santo e mio, ha detto l'Eterno degli eserciti» (1). la potenza, quindi, deriva dallo Spirito Santo ed essa è indispensabile per ogni cristiano.

Il credente sappia dunque che è in grado di combattere il maligno e di riportare la vittoria su di esso, sul mondo e sul peccato se, come i centoventi, prende a cuore il consiglio di Gesù (Atti 1:8) e ubbidisce al Suo ordine (Atti 1:4).

(1) Zaccaria 4:6.


Data: 31/05/2002
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