I discepoli erano tornati a pescare pensando che con la morte di Gesù tutto fosse finito, ma per Gesù le cose non stavano così, Egli si interessava ancora dei Suoi affinché fossero rinvigoriti nella fede. Egli si presenta con gioia, chiamandoli figliuoli. Li aveva chiamati prima fratelli, poi amici, adesso li chiama figlioli ricordando loro che era il loro Dio, il loro Salvatore, il loro Signore, il Quale si preoccupava del loro smarrimento. Gesù li rassicurò della Sua presenza! S'interessò di raggiungerli dove si tornavano. I discepoli erano stanchi, delusi perché si erano affaticati tutta la notte; e Gesù era là per sollevarli dopo quella notte oscura. Gesù si preoccupò di liberarli dal pericolo di ritornare alla vecchia vita. Essi dovevano essere, da allora in poi, pescatori di anime e non di pesci. Gesù provò la Sua divinità e resurrezione con qualche miracolo per farsi riconoscere da loro. Egli si impegnò a preparare del cibo per loro mostrando l'amore del Quale li aveva sempre amati. S'impegnò a dare loro insegnamenti, raccomandazioni e affidando loro dei compiti. L'amore e l'interesse di Cristo è manifestato in questo testo in modo progressivo. Prima appare ai discepoli, poi si fa riconoscere con l'autorità della Sua parola poi li nutre con cibo da Lui preparato ed infine li incarica di nuovo per la missione che dovevano compiere. Gesù agisce anche oggi così in ciascuno di noi, nonostante le nostre delusioni e i nostri smarrimenti Egli ci incoraggia con la Sua presenza, ci dimostra l'autorità della Sua Parola, nutre l'anima nostra con i beni del cielo e poi ci manda per adempiere il compito che ci ha affidato. Quanta benignità, quanta pazienza, quanto amore! SiamoGli fedeli!
Data: 27/05/2000 Visite: 3931 | |
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