Giacobbe uno dei ritratti più belli di Gesù. D pastore
sofferente. Era quasi al termine della propria vita e il ricordo di tutta la
sua vita passò davanti a lui: la sua fuga dalla casa paterna per paura di Esaù
suo fratello, la fuga dalla casa dello zio Labano, la lotta con l'angelo di Dio
e l'incontro con Dio e la sua nuova natura; la morte della moglie Rebecca
sulla via di Bethel, fatto che ricordò a Giuseppe, il quale probabilmente
assomigliava molto a sua madre.
E più di tutti il ricordo di quella veste multicolore
macchiata di sangue che testimoniava della morte di Giuseppe. Ma ora il suo
diletto figliuolo era lì davanti a lui con i suoi due figli e la gioia di
Giacobbe era indescrivibile, le sue stesse parole lo testimoniavano. Egli non
si dimenticò di ringraziare Dio che era intervenuto ancora una volta per
lenire le pene sue e trasformarle in gioia. Certo che le esperienze che
Giacobbe aveva avuto erano state una disciplina preparatoria per plasmare il
suo carattere. Dopo la lotta con l'angelo il suo nome fu cambiato in Israele,
ma il suo carattere dovette passare attraverso il crogiuolo della sofferenza per
essere modificato al punto da divenire «principe di Dio». Egli ormai plasmato
secondo il modello di Dio ha la gioia di vedere realizzate al di là di ogni
previsione umana, i suoi sogni più intimi.
Così è per ogni credente in Cristo, Dio ha una promessa
per ciascuno di noi, sottomettiamoci a Lui ed Egli progressivamente trasformerà
la nostra vita. E alla fine tutto risulterà chiaro: Egli ci ha disciplinato ed
ammaestrato per il Suo regno di pace.
Data: 26/05/2000 Visite: 4383 | |
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