Ci troviamo di fronte ad un episodio carico d'amore.
Giuseppe non ha più la forza di trattenere in se la gioia e l'amore che prova
per i suoi fratelli. Si fa conoscere, l'incoraggia, non solo li perdona, ma li
giustifica dicendo: «Ma ora non vi contristate ne vi dolga di avermi venduto
perché io fossi menato qua, poiché Iddio mi ha mandato innanzi a voi per
conservarvi in vita». (v. 5)
La forza dell'amore vince ogni cuore, trasforma le circostanze, annulla i
sentimenti d'odio e sa considerare gli avvenimenti in una luce tutta diversa
dai modo come umanamente ci si presenta nella vita.
Il vecchio Giacobbe, loro padre, benedetto da Dio, vede
rischiararsi il suo cielo, vede realizzarsi le promesse di Dio oltre ogni sua
aspettativa.
Questo episodio senza dubbio ci parla in figura della
meravigliosa vita di Gesù Cristo, il Figliolo di Dio, anch'Egli venduto,
sprezzato, ma anch'Egli innalzato al di sopra di ogni creatura, e rivestito di
ogni potestà, ha usato i Suoi divini poteri per perdonare, redimere,
giustificare, e per amore, arricchire di ogni virtù spirituale quanti, pur
essendo colpevoli vanno ai Suoi piedi per essere soccorsi.
Ai nostri giorni constatiamo che vi è vera carenza di pace
e vi è serenità, vi è dunque fame di giustizia, desiderio di felicità, cose che
abbondano solo in Cristo, immutabile nel Suo amore e nella pietà.
Lo stesso di sempre ed in eterno per esservi in vita
eterna, per farci abbondare della gioia della fede, nella fiduciosa attesa del
Suo glorioso ritorno.
Data: 20/05/2000 Visite: 6406 | |
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