Questo brano della travagliata ma bella storia di Giuseppe ci presenta con chiarezza, come una vita vissuta nella intima comunione con Dio, non solo viene sempre resa vittoriosa nelle difficoltà, nelle circostanze più gravi, ma viene elevata alla più alta dignità morale e spesse volte sociale. In questo brano troviamo gli stessi fratelli di Giuseppe che lo vendettero schiavo, per invidia e gelosia, inconsapevolmente prostrati ai piedi del loro fratello sprezzato -e, leggendo con superficialità questo passo, si potrebbe pensare che Giuseppe riconoscendo i fratelli si preparasse, con asprezza e freddezza, ad una vendetta. Nulla di tutto questo, un piano nobile carico di bontà era nel cuore di Giuseppe; vede realizzati i sogni avuti su di loro e opera per scoprire i loro sentimenti, spingerli al pentimento del male fatto e poi aiutarli con tutta la benevolenza e l'autorità in suo potere. Pensiamo per un attimo all'angoscia di quei fratelli, giunti in Egitto con i più seri propositi per fare acquisti necessari per la sopravvivenza delle loro famiglie, che venivano accolti aspramente, sospettati di spionaggio, minacciati di essere imprigionati; la situazione appariva loro angosciosa, disperata, ma in realtà proprio in quella tristezza in quell'ora di angoscia che nel loro cuore si compiva il miracolo del pentimento dal loro malvagio passato e questo li poneva degnamente nel piano stabilito del nobile cuore di Giuseppe. Caro lettore, non lasciarti mai affliggere da circostanze contrarie tristi, apparentemente insormontabili; non ti abbattere, non lasciarti prendere dall'angoscia o peggio dalla disperazione. Credi nella bontà infinita di Dio che ti ama, che vuole il tuo bene; Egli conosce la durezza del nostro cuore, Egli sa cosa fare per richiamarci alla realtà e come operare in noi per abbassare il nostro io e farci raggiungere il vero bene in questa vita, la felicità che solo Dio può dare per mezzo della nostra riconciliazione a Lui.
Data: 12/05/2000 Visite: 5036 | |
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