« ... andate a Giuseppe e fate ciò ch'egli vi dirà ... »
Chi pronunciò queste parole intorno a Giuseppe, fu il
grande Faraone, colui che era considerato dagli Egizi un figlio degli dei.
Giuseppe temeva l'Eterno e gli era gradito. Egli aveva avuto delle promesse di
future benedizioni, ma prima che queste si adempiessero, passò per una sequela
di prove, che misero a cimento la sua fede. Fu odiato dai suoi stessi fratelli
e minacciato finanche di morte, ma poi venne venduto come schiavo ad una
carovana di Madianiti, i quali a loro volta lo vendettero ad un ufficiale di
Faraone in Egitto. Ma anche qui ebbe a soffrire, perché accusato ingiustamente,
fu rinchiuso in fondo a un'oscura prigione. Sembrava fosse tutto finito in un
misero fallimento, e poteva essere tentato a pensare che i suoi fratelli forse
avessero avuto ragione nell'indicarlo come un sognatore. Ma Giuseppe era certo
che quelle promesse erano da parte di Dio e non dubitò della sua fedeltà.
Dopo
un certo periodo di tempo, trascorso in carcere, un bel giorno impensato per
lui, fu chiamato dal carceriere ed invitato a presentarsi di fronte a,
Faraone.
Dai sogni raccontati Giuseppe fu illuminato da Dio, egli
intravide sette imminenti anni di abbondanza e successivamente sette anni di
carestia, talché tutta quella abbondanza sarebbe stata dimenticata e la fame
avrebbe consumato il paese. Giuseppe non si limitò all'interpretazione del
sogno, ma diede degli utili consigli al re per affrontare avvedutamente la
situazione al che Faraone riconobbe in Giuseppe una sapienza non comune lo
prescelse per il compito più alto del momento. Ed è proprio a questo punto che
la vita di Giuseppe viene rischiarata da un raggio della gloria di Dio e vede
come proiettato nel futuro, l'inizio dell'adempimento delle promesse di Dio.
Faraone costituisce Giuseppe sovrintendente di tutti i beni del regno, come
viceré e ordina a tutti i sudditi di seguire gli ordini di Giuseppe. Gli
consegna il Suo anello, lo fa vestire di bisso, lo adorna con una collana
d'oro e lo fa salire sul cocchio del viceré ordinando che alla vista di
Giuseppe tutti si inchinassero.
Data: 10/05/2000 Visite: 6213 | |
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