«E i suoi discepoli, avendo sentito parlare Giovanni, seguirono Gesù. E Gesù, voltatosi domandò loro: Che cercate? Ed essi gli dissero: Rabbì ...dove dimori? Egli rispose loro: venite e vedrete». La risposta che essi diedero al Signore sembra rivelare una specie di timidezza da parte loro dovuta, probabilmente, al fatto che non si aspettavano di essere interpellati da Cristo. Si limitarono, perciò a chiederGli dove abitasse, lasciando intendere, che sebbene lo stessero seguendo era loro intenzione fargli visita in un'altra occasione. Il Messia tanto atteso che essi si erano limitati a seguire discretamente, aveva rivolto loro la Sua attenzione dicendo: che cercate? In altre parole... che desiderate? Quali sono le vostre aspettative? Quali le vostre intenzioni? Quale meravigliosa occasione: I due discepoli potevano manifestare tutti i sentimenti del proprio cuore a Gesù, al Messia 11 Invece la imbarazzata e stentata risposta dei due in questa preziosa circostanza è semplicemente: Maestro ...dove dimori? Colti di sorpresa, impreparati alla situazione essi manifestarono una reazione tipicamente umana: temporeggiarono desideravano evitare di prendere una posizione definita. All'invito di Gesù il peccatore tenta di mettere da parte l'idea della salvezza e di una decisione per Cristo. Molti credenti desidererebbero fare chissà cosa per il loro Signore ma quando Questi chiede loro di manifestare nella Sua presenza quelle stesse intenzioni, quelle stesse aspirazioni, quegli stessi progetti, allora quel piano, tanto accarezzato, diviene inattuabile. Quell'opportunità di servizio tanto desiderata sembra debba essere rimandata, e la certezza che Dio possa risolvere subito questo o quel problema svanisce per lasciare il posto ad un sentimento di rassegnazione. Il Signore ci aiuti perché l'esitazione, il timore non ci trattengano dallo spandere tutto il nostro cuore davanti a Lui quando è il momento di agire, di confessare, di chiedere o ricevere la risposta al nostro problema. Il Suo positivo invito in tali circostanze è ancora oggi come allora: «VENITE E VEDRETE».
Data: 06/01/2000 Visite: 6613 | |
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