Per conoscere il Signore e la sua fedeltà bisogna imparare
la perseveranza.
Giacobbe si trovava in grave ed urgente difficoltà e, da
uomo saggio, andò a Dio: scelse la via giusta e la Persona giusta.
Rivolgendosi al Signore
entrò in un rapporto più intimo con Lui, Giacobbe comprese che Dio soltanto
poteva risolvere il grave problema che lo affliggeva.
Con determinazione, quindi, rimase saldo affermando: «Non
ti lascerò andare prima che tu mi abbia benedetto! ».
Dio è onnipotente, può
tutto, ma non fa nulla contro la nostra volontà. è importante andare a Lui con
decisione presentandoGli la nostra necessità.
L'esperienza di Giacobbe non solo ci insegna che Dio
premia chi va a Lui con determinazione, ma ci mostra anche come Dio sia
abbondante facendo per noi più di quanto immaginiamo e chiediamo. Giacobbe
intendeva solamente ottenere l'assicurazione della liberazione dell'ira di suo
fratello Esaù, ma il Signore gli donò di più non solo lo liberò
meravigliosamente dall'ira di Esaù, ma cambiò addirittura tutta la vita di
Giacobbe: da soppiantatore e bugiardo ne fece un «principe di Dio».
«Il tuo nome non sarà più Giacobbe, ma Israele».
Se l'umanità imparasse ad
andare a Gesù portandoGli ogni problema, troverebbe in Lui un grande
liberatore.
Scoprirebbe che Cristo ha portato sulla croce i nostri
peccati, le nostre malattie, le nostre pene, sconfiggendo così ogni male.
Cosa fare per realizzare tutto questo, oggi?
Dobbiamo
andare alla persona giusta: attaccarci a Lui come fece Giacobbe e non lasciarlo
andare finché Egli non abbia operato per noi.
Gesù dice: «Colui che viene a me io non lo caccerò fuori».
«Venite a me voi tutti che
siete stanchi e carichi ed Io vi darò riposo.
Andiamo a Lui ora, con
determinazione: Dio opererà per noi come operò per Giacobbe.
Data: 20/04/2000 Visite: 6403 | |
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