Marco 10:1-12 L'argomento del divorzio ha suscitato interesse e questioni insolute in ogni epoca. La società nel corso dei secoli assunto atteggiamenti diversi ed ha prodotto soluzioni quanto mai differenti. Al tempo del Signore gli Ebrei tentavano di risolvere il problema argomentando che la loro vetusta tradizione, risalente a Mosè, massima autorità religiosa, consentiva il divorzio. Gesù però elimina tutta la loro sicurezza con due affermazioni che rimangono ancora oggi il fondamento dell'interpretazione cristiana sull'argomento. Innanzitutto agli esordi della rivelazione biblica "...non era così" (1). Gesù riafferma l'istituzione del matrimonio, proponendola come una realtà duratura, un rapporto indissolubile tra i coniugi che dinanzi a Dio esprimono la propria libera volontà di vivere insieme concordemente in funzione di un reciproco aiuto. In secodo luogo il principio della tradizione mosaica trova fondamento in una realtà incontroversibile: "la durezza del cuore". Questa concessione traeva origine dall'indifferenza che uccide tutti i migliori sentimenti dell'individuo facendo dimenticare quanto di più puro, bello e prezioso c'è nella vita: l'amore vero espresso con una promessa indissolubile davanti a Dio. Ancora oggi, in un mondo in cui "la durezza del cuore" sem¬bra imporsi in modo crescente, si cercano maldestramente soluzioni religiose o laiche ai problemi matrimoniali. 1 coniugi che vedono in pericolo la loro vita familiare dovrebbero invece esaminare il proprio cuore dinanzi a Dio. Egli è stato testimone della loro promessa di fedeltà, qualunque sia stata la forma di celebrazione del matrimonio, e solo confessando le proprie colpe si potrà ritrovare ai piedi di Gesù quel sentimento che "la durezza del cuore" ha distrutto ed annientato. 1) Matteo 19:8
Data: 25/04/2009 Visite: 4389 | |
|
|