Rachele è figlia di Labano e moglie di Giacobbe, il
versetto 23 dice: «Iddio si ricordò anche di Rachele, ciò non vuol dire che
prima di ricordarsi di lei, si era ricordato di altri, infatti leggiamo nella
Parola del Signore: Dio si ricordò di Noè, Dio si ricordò di Abramo e sono
certo che Dio si ricorderà anche di noi e di quanti vivranno nell'avvenire
ponendo la loro fiducia in Lui.
Rachele aveva ardentemente pregato e pazientemente
aspettato che il Signore le venisse in aiuto. Desiderava avere un figlio anche
perché in quel tempo la sterilità era causa di obbrobrio.
L'espisodio deve essere d'incoraggiamento a quanti credono
di essere dimenticati dal Signore. Egli ha un piano per ciascuno di noi, un
tempo stabilito in cui manifesterà la Sua gloria e l'Eterno sarà un alto
ricetto all'oppresso, un alto ricetto in tempi di distretta e non abbandona
quelli che in Lui confidano e Lo cercano (1).
Per Rachele e per le umane possibilità, era impossibile avere un figlio,
ma quello che è impossibile agli uomini è possibile al Signore. Pertanto,
gettando via tutte le nostre sollecitudini ed ansie presentiamo ogni nostro
problema a Colui il quale tutto può.
Se è vero che Dio si ricorda di noi, è certamente utile
ricordare che come cristiani, dobbiamo mantenere gli impegni che prendiamo, sia
davanti a Dio, che davanti agli uomini, perché in tal modo dimostreremo la
nostra coerenza e fedeltà verso Colui che non viene mai a meno e che,
nonostante le nostre limitazioni, continua a ricordarsi di noi.
(1) Salmo 9:9
Data: 14/04/2000 Visite: 6781 | |
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