I discepoli di Gesù, dopo tre anni di vita
vissuta con il Maestro, non avevano capito ancora che Egli ed il Padre erano una
stessa cosa. È lo stesso errore che ognuno di noi, prima di conoscerLe, ha
commesso! Volevamo conoscere Dio ma non seguendo la strada che Cristo ci
indicava; era troppo semplice, dicevamo, credere in Lui, ma era -la stessa
identica cosa che credere nel Padre.
La società di oggi, e soprattutto i giovani, è irrequieta.
Ogni giorno si scoprono nuove vie, un modo nuovo di elevarsi dalle preoccupazioni
di questa vita terrena; ne sono un esempio le miriadi di movimenti provenienti
dall'oriente e le mode occidentali nell'ambito di un certo cristianesimo
«dichiarato».
Ma... la via è Cristo! Escludendo Lui nessuno può
conoscere Dio. Qualsiasi altra strada si perde in quella confusione che viene
generata dall'avversario delle anime nostre; nessuno entra dalla finestra di
una casa, quando il cancello è aperto e ben visibile, perché il padrone
certamente lo caccerebbe fuori.
«Fin da ora lo avete conosciuto», disse Gesù ai Suoi
discepoli; è la conferma che chi accetta il Cristo come proprio Salvatore e
Redentore viene portato immediatamente alla conoscenza di Dio, la più alta, la
più sublime, la più bramata delle conoscenze, la fonte della sapienza. Niente
strade nuove, niente sofferenze fisiche, soltanto Cristo Gesù!
Beato quel credente che comprende il significato profondo
di ciò che il Maestro vuole dire, perché ne riceverà una profonda certezza di
fede, che lo renderà stabile ed incrollabile nel luogo dove Dio lo ha chiamato,
e crescerà ... conoscendo più e più dell'amore di Dio, sviluppando quella
speranza di Gloria che è Cristo e che Egli ha messo nei cuori; vedrà il Padre,
perché ha visto il Figlio, attraverso l'opera che Egli compie in Lui.
I discepoli quel giorno non capirono, ma quando
lo Spirito Santo li illuminò, compresero tutto, si ricordarono e iniziarono a
predicare la «Parola di Dio» perché avevano conosciuto che Dio era stato ed era
con loro.
Data: 13/04/2000 Visite: 4644 | |
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