Marco 7:31-37 "Apriti": è la parola usata da Gesù per guarire un sordomuto. Aveva messo le Sue dita negli orecchi del malato e con la saliva gli aveva toccato la lingua, ma il miracolo non si compì fino a quando non pronunciò quella parola, perché? L'autorità della Parola di Cristo è insostituibile. Per la Sua parola i mondi sono stati creati, è la Sua Parola che salva, libera, guarisce, conforta, rassicura e giudica. Questa Parola non viene mai meno. Dopo tanti secoli la Parola di Gesù non ha perso per nulla la sua efficacia, ma è ancora all'opera, perché "il cielo e la terra passeranno", ma le Sue parole non passeranno. La Parola di Gesù è racchiusa nell'Evangelo: "la potenza di Dio per salvezza di ogni credente" (1). Dobbiamo permettere che per mezzo dello Spirito Santo Gesù renda quelle parole operanti nella vita di ciascuno di noi. Spesso si sente dire: "se Gesù fosse sulla terra allora crederei e mi lascerei toccare da Lui, pienamente convinto dalla Sua potenza", ma la realtà è che Egli è all'opera ancora oggi! Il tempo dei miracoli non è passato, poiché la Sua Parola annunciata con immutata potenza dallo Spirito Santo, non cessa di produrre i Suoi effetti gloriosi e tangibili. "Effathà: apriti", è questa l'essenza dell'invito di Gesù. Se nel cuore umano sorge un'umile disposizione a lasciare operare il Signore il miracolo si compie, la sordità del nostro cuore ribelle ed indifferente scompare, la nostra lingua silenziosa comincerà a parlare "delle grandi cose di Dio" e come "miracolati" andremo nel mondo ad annunciare che "Egli ha fatto ogni cosa bene". 1) Romani 1:16
Data: 20/07/2008 Visite: 3989 | |
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