Numeri 15:22-31 Dal brano appena letto si evince quanto segue: 1.IL VALORE DEL COMANDAMENTO (vv. 22, 23) Dio vuole il nostro bene, la nostra felicità, perciò ci pone un codice morale perfetto, unico, inestimabile. "L'Eterno ci ordinò di mettere in pratica tutte queste leggi, temendo l'Eterno, l'Iddio nostro, affinché fossimo sempre felici" (1). Riferendosi all'Antico Testamento, l'apostolo Paolo dice ai Romani: "La legge è santa il comandamento è santo e giusto e buono" (2). L'uomo, tuttavia, è incapace di praticarlo, perché da solo non riesce a liberarsi dalla natura che tende al male (3). 2.IL VALORE DEL SACRIFICIO (v. 24) Nell'Antico Testamento, il sangue del sacrificio animale consentiva la momentanea copertura del peccato agli occhi di Dio e prefigurava il Sacrificio perfetto dell'Agnello di Dio, Gesù, che avrebbe tolto il peccato definitivamente. Così, ogni credente che riceve Cristo nel cuore e crede al Suo sacrificio vicario, viene perdonato, liberato dal peccato e dichiarato giusto dinanzi a Dio, perché Gesù ha portato i nostri peccati sulla croce, pagando il riscatto per ognuno di noi. 3.IL VALORE DEL SACERDOTE (v. 25) Ilsacerdote dell'Antico Testamento ministrava per espiare i peccati del popolo, facendo da tramite tra il popolo e Dio. Nel Nuovo Testamento, vediamo Gesù, Sommo Sacerdote dei futuri beni, che espia i nostri peccati. Quale unico Mediatore tra Dio e l'uomo, è l'unico Redentore e Salvatore. Gesù continua a preoccuparsi dei credenti intercedendo per loro. 1)Deuteronomio 6:24 2)Romani 7:12 3)cfr. Romani 7:13
Data: 20/07/2008 Visite: 3507 | |
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