Marco 7:1-23 Gesù richiama l'attenzione sulla assoluta superiorità della Parola di Dio rispetto alla tradizione degli uomini. Gli Ebrei, ed in particolare i Farisei, consideravano "la tradizione degli antichi" come qualcosa da porre alla stregua della Parola di Dio. Gesù li riprende aspramente sottolineando che essi avevano abbandonato il comandamento di Dio per aggrapparsi a tradizioni del tutto umane. Quindi il primo capo d'accusa è quello di sviamento, ma il secondo è ancora più grave: si sono resi colpevoli di apostasia. Infatti, essi annullavano "il comandamento di Dio per osservare la tradizione". I Farisei erano più colpevoli degli altri perché scambiavano l'onore che si deve a Dio con l'offerta al Tempio. Le tradizioni umane sono oggi vive più che mai. Consuetudini, mode, convenzioni sociali e "cultura" continuano a contrapporsi tenacemente alla Parola di Dio. "Lo fanno tutti" oppure "ci siamo sempre comportati così" sono frasi ricorrenti che spesso si utilizzano per giustificare le nostre piccole o grandi infedeltà verso il Signore e la Sua Santa Parola. La tradizione più prestigiosa, la più raffinata delle culture, le consuetudini più vetuste non potranno mai eguagliare la perfetta regola di fede e condotta che il cristiano ha dinanzi a se: quella Parola che ci è stata annunciata una volta per sempre. Essa è il solo mezzo che lo Spirito Santo usa per farci entrare nella perfetta libertà di Figliuoli di Dio. Soltanto per mezzo dell'Evangelo e dell'azione dello Spirito possiamo essere sciolti dai legami di una tradizione che vuole avere il primato sulla verità rivelata. li Signore ci aiuti a rimanere attaccati alla Parola e a lasciare le tradizioni perché queste direttamente o indirettamente ci condurranno alla schiavitù e ci faranno perdere il nostro diritto di "primogenitura in Cristo".
Data: 20/07/2008 Visite: 3097 | |
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