Numeri 14:25-45 Che triste quadro d'assieme ci prospetta questo episodio della storia del popolo d'Israele: avevano attraversato il deserto, osservando la potente mano di Dio che li guidava con la nuvola di giorno, e la colonna di fuoco durante la notte, provvedendo ad ogni loro fabbisogno durante quel lungo cammino. Il popolo è arri-vato ai confini di Canaan ed ora deve entrare e possedere la terra promessa da Dio , ma si rifiuta di farvi ingresso, ha paura dei gi-ganti,"questi popoli sono forti e ci uccideranno", dicono "è meglio tornare in Egitto". Il Signore non chiama nessuno forzando la sua volontà. Egli offre la salvezza, il perdono dei peccati e la vita eterna a tutti coloro che sono disposti ad accettarLe. Tale salvezza non ci viene offerta per opere meritorie, né in virtù di sacrifici o penitenze, ma unicamente per fede. Questa vicenda ci ricorda gli insegnamenti che Gesù diede ricorrendo alla parabola delle dieci vergini: cinque avvedute e cinque no, e alla similitudine del pastore che se¬para le pecore dai capretti. Chi sono le cinque disavvedute? "andatevene via da me perché io non vi conobbi". Anche i capretti udirono la stessa sentenza "andatevene via maledetti dal Padre mio nel fuoco eterno". Questi rappresentano le persone che non vivono per fede ma per apparenza, pronti a ribellarsi in ogni momento e per qualsiasi contrarietà, accusando i ministri del Signore e profanando le promesse di Dio. 10 farò, dice l'Eterno, come avete detto". Egli è Amore, ma è anche giustizia. Per questo ha disposto una separazione eterna per gli infedeli e i ribelli. Il Signore continua dicendo: "Darò questa terra ai vostri piccoli fanciulli". Se non diventerete come piccoli fanciulli non potete avere parte nel regno dei cieli. A quale gruppo apparteniamo? Non rimandiamo, domani po-trebbe essere troppo tardi, oggi il Signore ci invita ad accettare i Suoi consigli di umiltà, mansuetudine e purezza. Solo se ascoltiamo la Sua voce Egli ci inviterà ad entrare nella Canaan celeste.
Data: 20/07/2008 Visite: 3525 | |
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