Numeri 12:1-16 Da questo episodio notiamo quanto sia importante vigilare e pregare per non cadere nel peccato. Il peccato comporta inevita¬bilmente un prezzo da pagare, produce la più tragica delle conseguenze: la morte. Il peccato di Aaronne e Maria (Miriam) fu es-senzialmente un peccato d'orgoglio. Anche noi qualche volta, senza rendercene conto, ci lasciamo trasportare dai nostri sentimenti umani e stoltamente pecchiamo contro il Signore e contro i Suoi servi. E' vero, Dio aveva parlato al Suo popolo anche per mezzo di Aaronne, sommo sacerdote, e Maria profetessa, ma questo non avrebbe dovuto indurli a rivendicare per sé un'autorità e un ruolo che non competeva loro, arrogandosi il diritto di criticare Mosè. Guai a chi tocca gli unti del Signore! "Chi tocca voi tocca la pupilla dell'occhio mio" (1) dice il Signore. Davide non volle fare alcun male a Saul infatti dice: Il Signore mi guardi del fare del male al suo unto" (2). Con quanta facilità ci prestiamo a criticare, calunniare i nostri fratelli, specie quelli gravati di qualche responsabilità. li Signore, dal canto Suo, esige che li amiamo con tutto il nostro cuore; questi sono i Suoi unti, riscattati con il prezioso sangue di Cristo Gesù, e quindi preparati e potenziati per una funzione o un ministerio specifico. Egli vuole che li stimiamo più di noi stessi. A causa del peccato, Maria fu punita e divenne lebbrosa e questo castigo le costò l'allontanamento dal campo (dalla comunione col suo popolo), in un forzato isolamento protrattosi per una settimana. Il peccato presenta il conto: c'è sempre un costo da affrontare. Ecco l'importanza di vigilare e pregare. Un buon cristiano che veglia e prega diligentemente, per quanto provato, emerge dalle difficoltà vittorioso e la sua vita ripiena dell'amore del Signore è una testimonianza che edifica e contagia tutti coloro che lo circondano. 1)Zaccaria 2:8 2)1 Samuele 26:11
Data: 20/07/2008 Visite: 3402 | |
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