Marco 5:1-20 Che preghiera strana! Non è sicuramente una preghiera di fede, ma appare dettata piuttosto dalla paura. La potenza di Gesù, la Sua autorità li aveva turbati o meglio sconvolti. Gli abitanti della regione di Gerasa invitarono Gesù ad andarsene dai loro confini, onde evitare il succedersi di altri episodi che avrebbero suscitato in loro sconcerto e terrore. Si rivolgono a Lui con toni cortesi, ma pressanti e Lo esortano ad allontanarsi dalle loro ter¬re. Forse non si rendono conto che stanno rivolgendo al Signore la medesima supplica del demonio: "lo ti scongiuro in nome di Dio, di non tormentarmi" (v. 7). Questa preghiera non soltanto è fondata sulla paura, ma sul¬l'egoismo più sordido e miope. Non si rallegrano per un grande miracolo avvenuto. Possono vedere con i loro occhi quell'uomo liberato "seduto, vestito ed in buon senno". Ma la loro preoccupazione più immediata era quella di aver perduto "un gran bran¬co di porci". Nella loro scala di valori ai primi posti c'erano saldamente le ricchezze materiali ed i beni terreni, quindi pregano Gesù di andarsene dai loro confini. Quella preghiera non soltanto trae spunto dalla paura e dall'egoismo, ma evidenzia un rifiuto di fondo, radicale ed assoluto: essi rifiutano Gesù perché vuole mettere ordine nella loro vita. Non sapevano che essere "allevatori di porci" era vietato dalla legge di Mosè? Non sapevano che quell'attività li rendeva immondi e contaminati al punto di non poter entrare nel tempio a Gerusalemme? Dopo quello che era accaduto non avrebbero dovuto, tra l'altro, riconoscere che Dio li voleva liberare dal loro sviamento? Invece, rifiutano di ravvedersi e con dei modi ispirati ad un'ipocrita cortesia "pregano Gesù di andarsene". Vigiliamo che nella nostra mente non affiori la richiesta a Gesù di allontanarsi, ma permettiamoGli piuttosto di intervenire in ogni aspetto della nostra vita, riconoscendo sempre la giustizia e la validità del Suo intervento!
Data: 08/06/2008 Visite: 3278 | |
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