Marco 4:26-34 Il testo di oggi ci presenta due parabole: la prima fa ricorso al¬l'immagine della semenza, la seconda usa metaforicamente la figura del granello di senape. Sia l'una che l'altra, sono meravi gliosi esempi spirituali dell'opera della Parola di Dio nel credente. La prima parabola fa riferimento al regno di Dio: la semenza, vale a dire la Parola del divino Maestro Gesù Cristo, ricevuta per fede, rappresenta il seme spirituale che feconda la vita di quanti si pongono in ascolto, in maniera che quella semenza, secondo modalità di matrice divina per noi del tutto imprevedibili, germogli nella mente e nel cuore degli uomini, secondo la volontà di Dio. Lasciamo dunque lievitare la Parola di Dio nella nostra mente al fine di giungere ad avere la "mente di Cristo", ricordando che l'opera di Dio si svolge secondo dei processi spirituali, naturali, inarrestabili, in parte misteriosi, proprio come accade nel regno vegetale, dove ben poco può l'opera dell'uomo. La seconda parabola ci parla del granello di senape: un seme dalle dimensioni insignificanti. Questa è la volontà di Dio, che noi Suoi eletti, siamo umili e piccoli simili al granello di senape. Il regno di Dio è fondato su realtà dall'aspetto tutt'altro che appariscente. L'attenzione non può e non deve essere posta sulla con¬sistenza dei mezzi a disposizione, sull'efficacia dell'organizzazione, sull'imponenza delle strutture o la sagacia di qualche uomo, ma l'accento deve cadere piuttosto sul miracolo, l'esito inatteso, lo sviluppo del tutto prodigioso e non consequenziale, opera del cielo e non della terra, di Dio e non dell'uomo. Che la gloria venga strappata dalle mani dell'uomo per essere attribuita solo al nostro Dio!
Data: 08/06/2008 Visite: 3383 | |
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