Numeri 5:11-31 "Non v'è creatura alcuna che sia occulta davanti a Lui (Dio); ma tutte le cose son nude e scoperte dinanzi agli occhi di Colui al quale abbiamo da render ragione" (1). Il cerimoniale, ricordato nel nostro testo, durante il medioevo europeo fu detto "ordólia": il giudizio di Dio richiesto in vertenze giuridiche che non si potevano o non si volevano regolare con mezzi umani. Evidentemente una tale legge sta a dimostrare almeno tre cose: IL GRANDE RIGORE DI DIO CONTRO IL PECCATO. In questo caso il peccato era l'adulterio, ma Dio odia in egual misura qualsiasi trasgressione alla verità rivelata nella Sua Parola. L'ONNISCIENZA DI DIO. Nei casi in cui può apportare delle prove, delle testimonianze, Dio che conosce ogni cosa può manifestare il Suo rigore contro il trasgressore che non si ravvede per cercare la Sua misericordia. IL VANTAGGIO D'UNA COSCIENZA PULITA. Se quella donna era innocente tutti lo avrebbero saputo e la benedizione di Dio sarebbe scesa su lei. Certamente la gelosia è opera della carne, tanto se avvertita nei confronti di un coniuge cristiano come in qualsiasi altro caso, poiché manifesta uno spirito sospettoso e mancanza di fiducia. Ma è altrettanto certo che il peccato, quando viene commesso e non confessato per porvi rimedio, prima o poi viene scoperto e sanzionato dall'ira di Dio. Ammesso e non concesso che non si venga scoperti dagli uo¬mini, "...Iddio tien gli occhi aperti sulle vie dei mortali, e vede tutti i loro passi. Non vi sono tenebre, non v'è ombra di morte, ove possa nascondersi chi opera iniquamente" (2). Quanto è bello in ogni tempo e in ogni circostanza godere la purezza di una coscienza lavata con il prezioso sangue di Cristo, avere la certezza di camminare in coerenza alla volontà di Dio, lungo i sentieri della santità. 1)Ebrei 4:13 2)Giobbe 34:21, 22
Data: 08/06/2008 Visite: 3295 | |
|
|