Marco 1:21-28 Con l'avvento del Messia una luce spirituale si manifestò nel mondo nella persona di Gesù Cristo; ma non tutti la recepirono. Gesù inizia il Suo ministerio all'insegna dell'autorità e dell'umiltà. Questa deve essere l'attitudine dei servi di Dio di fronte a qualsiasi problema. Gesù trovandosi in Capernaum, entrò nella sinagoga durante il sabato per illustrare le verità di Dio; e lo faceva in modo del tutto speciale. Anche noi, in qualsiasi ambiente e non sola¬mente in chiesa, dobbiamo cogliere l'occasione per annunziare il messaggio che abbiamo ricevuto dal Signore, non trascurando niente di tutto ciò che concerne la volontà di Dio, senza farci inti-midire, ma scegliendo la via più rischiosa che è sempre quella di schierarsi dalla parte del Maestro. Gesù cominciò ad ammaestrare proprio là dove sembrava im-possibile annunziare la Buona Novella. Gesù insegnava non come coloro che si trastullavano, forti di tutta l'elaborata impalcatura re¬ligiosa che li supportava, ma con estrema autorità, al punto che, trovandosi in quel luogo un uomo posseduto da spiriti immondi non poté resistere alla potenza del messaggio che Gesù stava an-nunziando, e lanciò un grido pieno di rabbia e stupore: "Ahi! Che vi è fra te e noi, o Gesù Nazareno?" (v. 24). Ogni credente, e soprattutto quanti svolgono un ministerio al servizio del Signore, non deve sottovalutare, ma neppure temere le forze malefiche in modo da combatterle con l'autorità di Dio e con una fede ferma, che fa proprie in assoluta umiltà tutte le armi dello Spirito. Lo spirito che si era impossessato di quell'uomo chiese: "Sei tu venuto per perderci? lo so chi tu sei: il Santo di Dio". E Gesù gli impose di tacere e di uscire da quella persona, ma non voleva che la Sua vera identità fosse rivelata e non certo per timore, ma affinché la Sua missione non venisse interpretata in chiave esclusivamente umana ma alla luce dell'annuncio divino di cui non era solo messaggero, ma anche compimento e piena realizzazione. Lo sbigottimento che accomunò gli astanti non per¬mise loro di comprendere il senso di quello che stava accadendo, e quando lo spirito immondo uscì da quell'uomo si chiesero: "Che cosa è questa nuova dottrina?" (v. 27). Questa è la "dottrina" che la maggioranza delle persone ancora non conosce, ed è in vista di questo compito di divulgazione che Iddio ci ha chiamati, illumina¬ti, e riempiti di potenza per far progredire questa meravigliosa ed importante opera alla gloria del Suo santo nome.
Data: 01/05/2008 Visite: 2427 | |
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