Numeri 1:47-54 In questo capitolo introduttivo, l'Eterno sottolinea due aspetti particolari della vita sociale d'Israele. C'erano uomini chiamati a combattere ed altri a servire, chi usava la propria forza per difen-dere il popolo dai nemici e chi usava tutte le energie per adorare e servire Dio. I Leviti dovevano disporsi al servizio del Tabernacolo e questa loro prerogativa ci spinge a considerare una verità importantissi¬ma: l'adorazione ed il servizio a Dio devono essere generalizzati. Non occorre conoscere il numero di coloro che serviranno al Tabernacolo, perché più saranno numerosi e maggiori saranno le garanzie per il popolo e i guerrieri di un loro intervento e di una loro intercessione presso l'Eterno. Anche oggi il popolo cristiano, impegnato a seguire tutto ('Evangelo, ha bisogno di credenti che rispondendo individualmente all'appello di Dio, vengano desi¬gnati ad un servizio di "difesa" della "Parola". Ma non meno rile-vante è il ruolo dei credenti che si consacrano all'intercessione, all'adorazione e alla preghiera. Questa ultima schiera raccoglierà un immenso numero di i¬gnoti servitori che, esercitando il "sacerdozio universale dei cre¬denti", fortifica le braccia di quelli che in "prima linea" combatto¬no per la difesa dell'Evangelo. In questa armonia e perfetta integrazione di ruoli e ministeri, in proporzione del dono ricevuto da Cristo, risiede l'autentico se¬greto del popolo di Dio che avanza vittorioso nel deserto verso la meta gloriosa della nostra completa vocazione in Cristo Gesù.
Data: 01/05/2008 Visite: 2265 | |
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