"Se uno è uditore della Parola e non facitore, è simile a un uomo che mira la sua natural faccia in uno specchio; e quando s'è mirato se ne va, e subito dimentica qual era" (Giacomo 1:23, 24) Un'antica favola racconta di un palazzo, nel quale c'era una stanza del tutto particolare, poiché rivestita di un vetro speciale. Quando vi entrava una persona, la cui vita era incoerente con la verità, una nebbia oscurava la superficie degli specchi in modo da non poter distinguere chiaramente la propria immagine riflessa: Quando l'apostolo Paolo confrontò la sua bontà egocentrica con l'amore e la purezza di Cristo, perse ogni speranza di poter giustificare sé stesso, e confessò che le cose che considerava un guadagno erano in realtà una perdita. La verità e l'amore sono uniti in modo indissolubile. L'amore è di Dio, ed anche la verità. Se tu possiedi una cosa, deve esserci necessariamente anche l'altra. Se un uomo, guardandosi nello specchio della Parola di Dio, percepisce che c'è un oscuramento, e si impegna a rimuovere ciò che l'ha provocato, se persevera in quest'attitudine, non essendo un uditore che dimentica, ma un facitore che si mette all'opera, allora sarà "benedetto nel suo operare". La benedizione di fare e di diventare. E soltanto quando operiamo, che cambiamo. Persino guardare a Cristo non ci renderà simili a Lui nel carattere, salvo che non traduciamo in azione ciò che abbiamo scoperto in Lui. Le informazioni colte al volo dall'uditore occasionale, sono spesso vaghe, incerte come una leggera brezza marina. Guardiamo noi stessi nello specchio tenuto davanti a noi, ma non appena ce ne andiamo, dimentichiamo che tipo d'immagine vi abbiamo visto riflessa. Soltanto quando cessiamo di essere uditori dimentichevoli e diventiamo facitori che passano all'azione, compiamo dei reali progressi nella vita e nel cammino cristiani. Ascoltiamo attentamente la Parola della Verità, scritta o parlata. Sii pronto a notare il minimo segnale d'incoerenza tra la tua vita e la bellezza perfetta di Gesù, e disponiti immediatamente a correggerlo. Sii misericordioso di fronte agli errori altrui, ma non verso i tuoi. Che nessun errore resti senza correzione e che nessuna chiamata al servizio sia priva di risposta. Lascia che il tuo vivere sia Cristo. La tua benedizione e felicità deriveranno dallo scegliere la vita di Cristo, nel compiere, e nel continuare a fare esattamente ciò che Egli avrebbe voluto che tu facessi.
Data: 30/12/2007 Visite: 3827 | |
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