Era
giunto il momento per Gesù di lasciare questo mondo e di tornare dal Padre Suo
in cielo. Egli non voleva far questo senza aver prima portato a compimento la
missione per la quale il Padre l'aveva mandato.
Questa
era l'ultima pasqua in cui il sangue di un agnello avrebbe raffigurato la
liberazione divina dalla potenza dell'Egitto (figura del peccato) dopo di che,
Gesù avrebbe portato a compimento la tipologia della pasqua, offrendo Se
stesso sulla croce come anello ben preordinato da Dio prima della fondazione
del mondo (1) per togliere il peccato dal mondo (2).
Mentre
il Cristo si preparava ad affrontare la croce, un ardente amore Lo pervadeva e
Lo spingeva a mostrarLo come un esempio pratico ai Suoi discepoli: lavando loro
i piedi. Era compito degli schiavi in Israele lavare i piedi ai padroni e agli
ospiti. Gesù, il Maestro che tutti riverivano, lavò i piedi ai suoi.
L'insegnamento del Signore è chiaro: il vero amore si
traduce in servizio, per i fratelli e per il prossimo. II cristiano non deve
mai aspettarsi nulla dal fratello al quale porge il suo aiuto o servizio, ma
proprio come Gesù sopportò la croce in vista della gloria di Dio, così anche il
credente deve fare ogni cosa per la gloria di Dio.
Nella
mente dei discepoli vi era la preoccupazione di chi, fra loro, sarebbe stato il
maggiore (3), questa certamente si scontrava con la realtà mostrata da Cristo
con quell'atto di umiltà.
Alcuni
cristiani sognando un servizio vistoso ed onorato non sono disposti a metter
in pratica i servizi più umili, come lavare il locale di culto, o accompagnare
qualche credente che è impossibilitato a raggiungere il luogo di culto.
L'umiltà di Gesù costrinse i discepoli a vergognarsi dei
loro pensieri, possa ancora oggi ogni cristiano che desidera servire il
Signore imitare questo esempio di umiltà e considerare con quali sentimenti
svolge il proprio servizio per Cristo.
1) I Pietro 1:20 2)
Giovanni 1:2 3) Luca 22:24
Data: 05/04/2000 Visite: 6694 | |
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