"Vi esorto a condurvi in modo degno della vocazione che vi è stata rivolta, con ogni umiltà e mansuetudine, con longanimità, sopportandovi gli uni gli altri con amore" (Efesini 4:1, 2) L'uomo mansueto, secondo Lutero, è l'individuo temperato. La mansuetudine e l'umiltà sono i due aspetti della stessa disposizione interiore, una verso l'uomo e l'altra nei riguardi di Dio. "Beati i mansueti", disse il Signore, "perché erediteranno la terra". È profondamente vero, poiché ai mansueti e coloro che si abbassano, a chi ha uno spirito docile e amabile, è riservata la rivelazione della vera bellezza, che è stata sottratta alla vista di un mondo arrogante e orgoglioso. Ecco un multimilionario che ha appena comprato un bel quadro di valore, che esibisce a tutti i suoi amici, facendo attenzione di rivelarne il costo. Per lui il prezzo del quadro è scritto sull'intera tela: "Questo quadro mi è costato trecento milioni!". Ma possiede veramente la bellezza del dipinto? Nel suo ufficio c'è una ragazza che ha cultura e senso artistico, ogni volta che ne ha la possibilità, entra nella stanza per essere ispirata dal quadro. Non è lei a possederlo veramente? Così sarà per i mansueti che erediteranno tutto ciò che è bello e buono. Tutto è loro, poiché essi appartengono a Dio. Una delle gemme più belle nel Libro dei Salmi è l'inizio del Salmo 131: "0 Eterno, il mio cuore non è gonfio di superbia, e i miei occhi non sono alteri". Lo scrittore si descrive come un bimbo divezzato, che inizialmente rimane turbato per il cambiamento della sua dieta; ma, poi diventa calmo e tranquillo. Questo è il simbolo dello spirito mansueto e quieto, che è di gran valore agli occhi di Dio. Per acquisire questa mansuetudine spirituale, chiedete che lo Spirito Santo tenga inchiodata alla croce la vostra natura orgogliosa e vanagloriosa. Successivamente, dobbiamo credere che Gesù sia nel nostro cuore, e chiederGli di vivere, pensare e parlare attraverso di noi. Infine, rivolgiamoci allo Spirito Santo per ottenere quel fuoco che brucia la cupidigia, l'invidia, l'orgoglio, la rabbia e la malizia del nostro cuore, poiché questi sono i cinque elementi dell'inferno. Occupiamo sempre l'ultimo posto, confessando che non siamo degni neppure di sciogliere i lacci dei calzari dei nostri fratelli.
Data: 01/11/2007 Visite: 3340 | |
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