"Riteniam fermamente la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è Colui che ha fatte le promesse" (Ebrei 10:23) La fede è un attributo del cuore, più che della mente. È estremamente intuitiva nelle sue percezioni iniziali. È impossibile persuadere qualcuno ad acquisire la fede. Non pensare, discutere o ragionare troppo sulla fede, altrimenti la perderai. In questo è come l'amore: quando usi il coltello per sezionarlo, con il proposito di analizzarne il contenuto, il suo spirito e la sua vita svaniscono, lasciando soltanto i resti sbiaditi di ciò che una volta era così bello e fonte di una gioia duratura. Se tuttavia rivolgi la fede verso qualche obiettivo veramente degno, concentrando la tua mente e il tuo cuore, quasi inconsciamente, la fede affiorerà e giungerà a maturazione. La fede ha due tipi di obiettivi: il primo è una persona, e il secondo un'affermazione. Quando siamo affascinati da una persona, tanto da sentirci sicuri di poterle affidare l'anima, il destino e le cose più preziose che possediamo, con la certezza interiore che con Lui tutto è al sicuro e che Egli farà ogni cosa per noi meglio di quanto potremmo farla noi stessi: bene, questa è fede. Possiamo essere attratti da una dichiarazione, che richiama il nostro senso morale perché coerente con le decisioni della nostra coscienza. Possiamo essere attratti da un'espressione di Colui nel quale riponiamo completa fiducia; essa si appella a noi per veder manifestata la Sua gloria. Accettiamo quella dichiarazione e riposiamo in essa. Crediamo che quanto attesta con convinzione si realizzerà o si è già realizzato. Noi siamo certi di questo come se potessimo già sperimentarlo attraverso la nostra vista, l'udito e il tatto. Anche quella è fede. "Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono" (Ebrei 11:1). Dobbiamo sottolineare la differenza che intercorre tra questa concezione di fede e "la fede, che è stata una volta per sempre tramandata ai santi". La prima indica il cuore che accetta, e la mano che si protende per ottenere; la seconda costituisce l'insieme delle verità che devono essere accettate. Dalla fede proviene la fedeltà. La fede è la tua fiducia riposta in un altro; la fedeltà è la tua rispettabilità, vale a dire la misura in cui si può far assegnamento su di te. Un'anima fedele, su cui si può contare completamente, è assai preziosa. Niente può vivificare la nostra fede quanto la meditazione sull'assoluta fedeltà di Dio: "Beato è l'uomo che confida in Lui".
Data: 01/11/2007 Visite: 3342 | |
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