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Le meditazioni di eVangelo

La forza della testimonianza (Giovanni 12:37-50)


di RED
Trascritto da eVangelo

I miracoli compiuti da Gesù non produssero nella moltitudine quella fede per accettarLe come Messia promesso, anche se molti credettero, però non lo palesarono per timore di essere espulsi dalla sinagoga, perché amavano la gloria dell'uomo più della gloria di Dio. Tutto questo era l'adempimento della profezia di Isaia. D verso 41 ci rivela il segreto che dà forza alla testimonianza. Infatti la differenza tra Isaia e la moltitudine è totale. La moltitudine non crede e quelli che credono non hanno la forza di testimoniare, mentre il Profeta, dichiara Giovanni,«vide la gloria di Lui e di LUI PARLÒ».

Quando il profeta Isaia entrò nel Tempio dopo la morte di re Uzzia, ebbe una visione e vide il Signore: vide il Suo trono, vide i lembi del Suo manto riempire il Tempio, vide i Serafini, sentì il loro canto, sentì gli effetti della loro voce scuotere le fondamenta del Tempio e la casa fu riempita di fumo. La manifestazione di questa potenza e la luce della gloria di Dio misero a nudo la misera condizione di Isaia il quale ne fece confessione ad alta voce. Fino ad allora Isaia aveva visto il peccato solo negli altri ed aveva solamente rimproverato il popolo, ma ora egli confessa in prima persona: «...

sono perduto; Io sono un uomo dalle labbra impure»   La dichiarazione del profeta fece muovere uno dei Serafini che con un carbone acceso, preso con le molle dell'altare gli sfiorò le labbra dicendo: «La tua iniquità è tolta ed il tuo peccato è espiato». Ora egli è pronto per andare a testimoniare dell'opera compiuta dall'Onnipotente. Questo, però non avvenne in quelli che s'incontrarono con Gesù. Eppure avevano veduto la manifestazione della potenza del cielo, perché non solo furono testimoni di tanti miracoli, ma sentirono la voce del Padre tuonare dal cielo. Gesù chiarì che quella voce era stata fatta per loro, ma essi rimasero indifferenti dinanzi alla gloria di Dio. Non sentirono il bisogno di confessare il loro peccato e la loro anima non ricevette la potenza per poter testimoniare ciò che avevano veduto ed udito.


Data: 03/04/2000
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