"Io sono il buon pastore, e conosco le mie, e le mie mi conoscono" (Giovanni 10:14) Buono non significa soltanto benevolo e gentile, ma anche sincero e veritiero. È contrapposto al ladro e al mercenario. Fino a un certo punto quest'ultimo può fare il suo lavoro correttamente. Non abbandonerà il gregge senza valide motivazioni; vuole infatti riscuotere la sua paga! Ma quando viene la prova suprema e gli viene richiesto di sacrificare la propria vita, il mercenario si allontana e abbandona il suo gregge al pericolo della bestia feroce. Ci sono pastori che hanno intrapreso questo servizio soltanto per trarne una fonte di sostentamento. Com'è diverso il nostro Signore: il Buon Pastore, che diede la Sua vita per le pecore. Perché ci amò in questo modo? Sarà sempre un mistero! Egli cerca quelli che appartengono al Suo gregge, che hanno vagato sui sentieri oscuri del peccato. Gesù va in cerca di quella pecora che si è persa fino a che la trova! Questo è il comportamento del Sommo Pastore. Questi versetti evidenziano l'intima conoscenza che Cristo ha del suo gregge: "Conosco le mie, e le mie mi conoscono, come il Padre mi conosce ed io conosco il Padre". Nessuno conosce il Padre se non il Figlio, e nessuno conosce il Figlio se non il Padre. Ma con lo stesso livello di intimità il Signore Gesù conosce ciascuno di noi. Egli sa quando ci sediamo e quando ci alziamo; le nostre ragioni, a volte fraintese; le ansietà che coprono le nostre gioie; i nostri timori e le nostre speranze. Egli allevia, come nessun estraneo sa fare, l'amarezza del nostro cuore. E bello essere conosciuti così, poiché non abbiamo bisogno di esporre nessuna spiegazione dettagliata sul nostro conto. Cristo cerca coloro che non appartengono ad un gregge (v 16). Probabilmente ci saranno sempre molti greggi. A causa della struttura della loro mente, gli uomini hanno sempre la tendenza a vedere la verità da angolazioni diverse. Alcuni la pensano diversamente da noi, e reputano che se non pensiamo a modo loro, non abbiamo il diritto di appartenere al gregge. Essi dimenticano che ci possono essere molti greggi, ma in realtà non è che uno solo. Qualunque sia il tuo gregge particolare, l'unica grande domanda a cui sei tenuto a rispondere è questa: "Ascolti e ubbidisci alla voce del Pastore?". Se è così, certamente appartieni a quell'unico gregge e nessuno potrà scacciarti dalla mano del Pastore (vv. 27, 28)
Data: 20/10/2007 Visite: 3244 | |
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