«E quelli risposero: noi
abbiamo chiaramente veduto che l'Eterno è teco; e abbiamo detto si faccia ora
un giuramento fra noi.
Fra noi e te e facciamo
lega teco».
Isacco: colui che ascese la montagna col vecchio genitore,
caricato della legna dell'altare per l'olocausto, legato e messo sull'altare
come un agnello sacrificale, era cresciuto e divenuto maturo negli anni,
prendendo il posto del Padre come pellegrino di Canaan.
Egli era un uomo pacifico, splendido esempio di pazienza,
scavò i pozzi che suo padre aveva trovati, e venne sempre provocato dai
Filistei che glieli turavano; era però sempre pronto a ritirarsi pur di non
contendere per onorare nella propria condotta l'Iddio di suo padre, e alla fine
fu vittorioso e Dio venne glorificato e coloro che lo avevano perseguitato
vennero umiliati e dovettero confessare che l'Eterno era con Isacco (V. 28),
che meravigliosa testimonianza data dai pagani!
La vita di Isacco era veramente una vita vissuta nella
presenza di Dio. Di suo padre Abramo, fu detto che era un principe di Dio (1),
nello stesso modo appariva Isacco in mezzo a quel popolo. Non si dovrebbe dire
questo di ogni credente in Cristo?
Così
sarà se la nostra vita è nascosta in Dio e vissuta nella presenza di Cristo
(2).
Coloro che ci circondano debbono essere colpiti, dai
nostri atti più che dalle nostre parole. Voi li riconoscerete dai loro frutti
disse Gesù. Ci aiuti lo Spirito Santo a manifestare così la grazia e l'amore
del nostro divino Salvatore.
1) Genesi 23:6
2) Colossesi 3:1-3
Data: 02/04/2000 Visite: 5465 | |
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