Il Signore sia lodato. Sono immensamente onorata perché il Signore mi concede di dare gloria al Suo nome raccontando l’opera magnifica che ha fatto nella mia vita. Ho conosciuto il Signore 10 anni fa. La prima volta ho messo piede in chiesa, perché invitata da due che oggi, per la grazia di Gesù, sono miei fratelli. Lo ringrazio immensamente perché la sensazione che ho avuto quando sono entrata nella Sua casa è stata una sensazione di sicurezza.
Era da già diverso tempo, da un annetto circa, che andavo in giro, a destra e a sinistra.. Giravo tanto. Giravo tanto per non affrontare un problema che aveva invaso la mia famiglia. Sono cresciuta in una famiglia cattolica, anche se non praticante, ma con un grande valore: quello di essere unita. Questo problema aveva diviso la mia famiglia sempre di più: si litigava sempre, c’era guerra. E dato che questo problema era troppo grande per noi, si faceva l’impossibile, ma tutto sembrava inutile; si faceva un passo avanti e due dietro.
Fino a quando abbiamo conosciuto il Signore, abbiamo dato questo peso a Lui. Le difficoltà ci sono state, sono state anche molto grandi perché comunque, pur stando nella stessa casa, la mia famiglia si era divisa, perché ognuno faceva quello che voleva. Soprattutto quando nel ’98 venne a mancare mio padre; da allora ci sfuggì proprio la situazione di mano. Ma il Signore non ci ha mai abbandonato, soltanto oggi lo posso capire. Dovevano succedere delle cose soltanto per rafforzare la Sua volontà e la Sua benignità che è immensa, il Suo amore che è così grande che la parola ‘grande’ non lo descrive neanche.
Lo ringrazio per come ha seguito ogni cosa. Fino all’anno scorso, che è stato l’anno determinante per la mia vita, perché mi era stato proposto dalle persone che seguivano questo problema di ‘entrare in azione’, agire per creare un’azione di risposta; mi avevano chiesto di abbandonare la mia famiglia. Questo mi è parso assurdo, perché credo al valore della famiglia. E Gesù questo me lo insegna e me lo ha sottolineato quando un giorno, disperata perché ero entrata nella confusione più totale, mi sono prostrata ai Suoi piedi e Gli ho chiesto di parlarmi, di non lasciarmi nella confusione, di farmi capire cosa dovevo fare, cosa era giusto.
E Lui non ha aspettato un altro giorno per rispondermi, mi ha risposto proprio in quel giorno con un versetto di I Timoteo: "Chi abbandona i suoi cari, e soprattutto quelli di casa sua, è peggiore del peggiore degli infedeli". Così ho saputo cosa fare; senza incertezze, sono rimasta a casa. E ringrazio il Signore perché, se non fosse stato per Lui, oggi non avrei potuto gustare la serenità, la pace e la gioia che c’è nella mia casa. Il Signore è meraviglioso. Ha iniziato un’opera e so che la porterà a compimento; questa è una Sua promessa.
E un’altra cosa mi dice il Signore: "Chi potrà impedire l’opera Mia? Nessuno!". E di questo sono certa; certo, Lui non promette sempre il sole, ci saranno le tempeste. Ma se hai un problema, se c’è qualcuno con un problema che lo schiaccia, non pensi due volte di piegarsi davanti al Signore, di inginocchiarsi a Lui e di chiederGli di entrare nella sua vita e di operare grandemente. Lui lo farà, perché Lui aspetta soltanto questo da noi: che ci rivolgiamo a Lui e che Gli permettiamo di dimostrarci quanto Lui ci ama. Il Signore ci benedica. Amen.