Durante l’ultimo intervento si ricoverò un giovane evangelico che mi parlava delle meraviglie del Signor Gesù, che aveva trasformato la sua vita, donandogli pace, gioia e amore. Un giorno mi regalò una Bibbia, che io lasciai nella mia libreria per quattro anni. Il Signore, però, che io rinnegavo, ebbe pietà di me e mi diede un’altra occasione di salvezza. Un giorno venne a casa mia un mio nipote che apparteneva ad una setta di seguaci di una donna che dicono che Gesù è venuto in terra e si è incorporato in lei, chiamandola "maestra". Vista l’assurdità della dottrina, mi resi conto che la vera via era quella indicatami dal Signore tramite quel giovane credente incontrato in ospedale. Mi ricordai allora della Bibbia che mi era stata regalata e cominciai a leggerla. Lo Spirito Santo mi fece capire che Gesù era morto per me peccatore e che soltanto in Lui c’era la salvezza.

Così un giorno si verificò il grande miracolo: mi trovavo sul letto, di pomeriggio, e, invece di dormire, la mia mente cominciò a pensare e mi ricordai di tutta la mia vita vissuta nel peccato e mi convinsi che ero un peccatore ed avevo bisogno della salvezza. In quel momento chiesi perdono al Signore e i miei occhi cominciarono a lacrimare, erano lacrime di gioia. Cominciai a sentirmi pulito dentro e leggero perché si era verificata la salvezza dell’anima mia: in quel momento il Signore mi aveva perdonato e aveva lavato tutti i miei peccati col Suo sangue versato sulla croce.

Ero contento, ma non sapevo cosa fare. Invocai il nome del Signore dicendo: "Signore, nella mia vita T’ho sempre offeso, ora voglio seguire le Tue vie, insegnami cosa fare, se sto per sbagliare fermami in qualche modo, ma se mi trovo sulla giusta strada rivelati". Mi alzai dal letto e cominciai a raccontare a mia moglie ciò che era accaduto e da lei furono pronunciate poche parole: "Andiamo alla Chiesa Evangelica qui vicino". Non avevo mai visto una Chiesa Evangelica. Quando entrai in quel luogo, avvertii subito la presenza del Signore.

Dopo due mesi che frequentavo la comunità, a causa di una forte infezione alla vescica mi recai da un urologo, che mi curò e mi prescrisse una serie di radiografie. Mi fece presente che la mia vescica andava restringendosi e pertanto non si presentava niente di buono; mi fece capire che avevo un cancro e di conseguenza dovevo recarmi in un ospedale per una cistoscopia. La sera prima di andare all’ospedale, andai in chiesa per un culto di adorazione. Il pastore della comunità, nel vedere il mio triste viso, mi domandò il perché e io gli raccontai tutto. Quella sera stessa la chiesa pregò per me affinché il Signore operasse sul mio corpo. Il giorno dopo mi recai in ospedale con le radiografie e i medici mi fecero accomodare in una stanza da solo. In quei brevi momenti invocai il Signore.

Quando i medici mi dissero che avrebbero trattenuto le radiografie per esaminarle meglio, m’impressionai e chiesi loro di dirmi tutta la verità, anche la peggiore. Uno di loro, con un sorriso, mi disse: "Ma che dovete morire! Il Dio in cui voi credete e che adorate vi ha miracolato. La vostra vescica è normale, voi non avete niente". Il mio meraviglioso Signore non solo mi aveva indicato la strada giusta da seguire, ma mi rivelava di essere un Dio vivente che opera in coloro che si rivolgono a Lui con un cuore sincero per essere salvati, perché la salvezza è un dono di Dio in Cristo Gesù nostro Signore.

Dopo cinque mesi dalla mia conversione, scesi nelle acque battesimale ed accettai pubblicamente il Signore come mio unico e personale Salvatore e feci patto con Lui di servirLo per vita e per morte. Quel giorno è stato il più bello e felice della mia vita. La domenica successiva, quando dopo il culto tornai a casa, mi salì la febbre a quaranta ed accusai forti dolori allo stomaco con delle perdite di sangue. Il lunedì mattina venne il mio medico curante, che diagnosticò un blocco renale insieme ad un blocco della digestione e mi consigliò il ricovero in ospedale. Quella sera stessa mia moglie andò in chiesa per la riunione di preghiera e il pastore, vedendola sola, chiese informazioni sul mio conto. Mia moglie gli raccontò quanto era avvenuto e quella sera la comunità pregò per me e, dopo il culto, il pastore con gli anziani vennero a casa mia. Dopo la preghiera tutto tornò alla normalità.

Ora nella mia casa c’è la pace del Signore, la gioia, la serenità, perché noi non siamo soli, ma realizziamo la presenza dello Spirito Santo che regna in noi. Concludo con un’altra meraviglia: io sono nato con un difetto di pronuncia, in pratica ero balbuziente, e lo sono stato fino al giorno della mia conversione. Ma quando ho iniziato a glorificare il nome del Signore la mia lingua si è sciolta. A Dio sia la gloria e l’onore.