Sono nato in una bellissima famiglia, i miei genitori si sono amorevolmente dedicati alla cura mia e di mio fratello, non ci hanno fatto mai mancare niente e ci hanno dato la possibilità di studiare. All’età di venticinque anni la vita mi aveva già dato tante cose belle, ma, nonostante ciò, c’era in me un senso di disagio, di inappagamento, che non riuscivo tuttavia a spiegare né a me stesso, né tantomeno agli altri. Fu in quel periodo che conobbi Gesù come personale Salvatore e divenni un cristiano. Ci furono tre cose importanti che avvennero e che mi condussero a fare questa meravigliosa esperienza che ha cambiato la mia vita.

La prima fu quando mi parlarono di Gesù, in una maniera sicuramente diversa da quella a cui ero stato fino a quel momento abituato. Mi parlarono di un Dio che cambia la vita, che fa nascere di nuovo, che perdona tutti i peccati, ed io non riuscivo sinceramente a capire il significato di tali frasi. Quando mi chiesero se fossi un cristiano, fui imbarazzato e allo stesso tempo infastidito dalla domanda, ritenendo di esserlo, senza però riuscire a spiegare a me stesso e agli altri il perché. Riflettendo su questo fatto, dovetti ammettere che mi ritenevo un cristiano solamente per ragioni culturali, per educazione ricevuta, ma in effetti non provavo una briciola della gioia e dell’entusiasmo manifestato dal cristiano che mi stava di fronte.

La seconda cosa importante che avvenne fu quando Dio mi parlò, e anche questo fu un episodio completamente inatteso e sorprendente. Diversi mesi dopo aver conosciuto i primi cristiani nati di nuovo, averli frequentati, averli studiati in tutti i loro discorsi e i loro comportamenti, aver imparato quanto fosse importante per loro la lettura della Bibbia e la coerenza ai suoi principi in tutti gli aspetti della vita, ero diventato loro amico e si era stabilita una certa confidenza.

Fu durante una discussione con una cristiano che improvvisamente scoprii di essere un peccatore. Non che fino a quel momento mi fossi ritenuto perfetto, ma in un istante preciso avvertii che la mia maniera di vivere era profondamente sbagliata, che ero egoista, ipocrita, presuntuoso e irrispettoso degli altri. Per la prima volta ebbi voglia di cambiare, di gettarmi alle spalle quello stile di vita, forse irreprensibile dall’esterno, per quello che gli altri potevano vedere, ma in realtà niente affatto limpido agli occhi di Colui che mi conosceva in profondità. Per la prima volta mi ritrovai senza alcuna scusa. Solo dopo, leggendo la Bibbia. Ho capito che mi aveva parlato lo Spirito Santo, che "convince il mondo di peccato" (Giov. 16:8). Sicuramente in molti ci possono parlare dei nostri difetti, ma solamente Dio ci può convincere che siamo peccatori.

Il terzo episodio fu quando io parlai a Dio ed avvenne in questo modo. La sera successiva mi ritrovai con gli amici cristiani, che mi avevano invitato a leggere la Bibbia con loro. Parlavano fra loro della salvezza ed improvvisamente mi fecero una domanda: "Sei salvato?". Mi sentii completamente a disagio, fuori luogo, in mezzo a persone credenti, io che dubitavo dell’esistenza di Dio. Dissi loro dei miei dubbi e mi risposero che Dio poteva dissiparli, di metterLo alla prova, di pregare nel nome di Gesù.

Passai qualche minuto in silenzio e mi vennero in mente tutti i tentativi di essere una persona migliore fatti in passato, tutti falliti. Così decisi di rivolgermi a Dio e lo feci con poche parole, confessandoGli i miei dubbi ed il mio sentirmi indegno. Ben presto avvenne il miracolo: avvertii dentro di me una dolce certezza, una magnifica sensazione di pace, completamente inspiegabile, ma reale. Dio stesso mi stava rispondendo e mi stava facendo capire di voler essere mio amico. Dentro di me c’era Gesù, Egli aveva perdonato il mio più grande peccato: quello di voler vivere la mia vita senza di Lui.

Da allora Gesù è diventato il mio migliore amico, si è preso cura di me in tutto, mi ha mantenuto fedele a Lui. La Sua Parola, la Bibbia, mi parla con l’autorità e la dolcezza di un Padre amorevole. Ho visto la mia vita trasformarsi, grazie al Suo amore. So qual è lo scopo della mia vita, so dove sto andando e so che Gesù sta preparando un luogo per me. Per tutte queste cose voglio ringraziare e dare gloria solamente al mio Dio.

Data: 14/10/2002 Visite: 6447