Ringrazio il Signore perché sono nata in una famiglia cristiana. Fin da piccola, quindi, mi sono stati inculcati i sani insegnamenti della Parola di Dio. Questo faceva di me soltanto una brava ragazza agli occhi del mondo, ma davanti a Dio non mi sentivo a mio agio, capivo che l’essere cresciuta in un ambiente cristiano serviva a poco se non avessi accettato personalmente il Signore Gesù come mio Salvatore. Tuttavia il tempo passava ed io continuavo a rimandare questa mia decisione.
Nell’età adolescenziale ho attraversato un periodo confuso della mia vita: nel mondo mi sentivo a disagio, non riuscivo ad apprezzare le cose che piacciono oggi ai ragazzi della mia stessa età e tante volte mi trovavo a fingere perché pensavo così di conservare la loro amicizia. Non riuscivo a trovare soddisfazione in nessuna cosa di quelle che facevo e, nonostante fossi circondata da tanti a mici e parenti, che sapevo mi volevano bene, dentro di me mi sentivo sola, insoddisfatta ed ipocrita.
In questo stato sono passati quasi tre mesi, finché non raggiunsi l’età di diciassette anni. Arrivata a questo punto, il vuoto che sentivo dentro di me cresceva sempre di più e tante volte mi ritrovavo a piangere senza sapere perché. A volte poi pensavo alla morte e il terrore m’invadeva, perché sapevo che se la mia vita fosse continuata nello stesso modo in cui si era svolta fino ad allora, certamente il luogo dove avrei passato l’eternità non sarebbe stato il cielo.
Per alcuni mesi, quindi, anche il terrore della morte contribuì a farmi star male, fino a quando però, una domenica come tutte le altre, andai in chiesa ed ascoltai il messaggio della Parola di Dio. Un verso della lettura mi colpì in modo particolare: "Chi crede in Lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figliuol di Dio" (Giov. 3:18). Chissà quante volte avevo già letto quel versetto, ma quella sera mi colpì profondamente.
Capii finalmente perché mi sentissi così e che il mio futuro, se non avessi accettato Gesù nel mio cuore, era già segnato; sentii come mai prima il peso del mio peccato e come non mai mi rivolsi al Signore chiedendoGli di cambiare la mia vita, di mettere pace e gioia in me insieme alla certezza della vita eterna. Gli chiesi perdono e Lo invitai ad entrare nel mio cuore per colmare quel vuoto che sentivo da così tanto tempo. Il Signore mi rispose, ne fui certa e subito m’invasero pace e gioia, come mai le avevo sentite nella mia vita.
Oggi sento che Gesù mi è sempre vicino, sento il Suo amore nella mia vita, un amore che né amici, né familiari possono dare; la solitudine ed il vuoto sono scomparsi perché so che il mio Signore mi ama e mi sostiene. La morte non mi fa più paura, anzi il mio desiderio è che il Signore Gesù torni presto per passare con Lui l’eternità.
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