Crescendo, cominciai a stancarmi di andare in chiesa finché, arrivato all’età di diciassette anni, dovetti trasferirmi per motivi di studio a Roma. Qui, lontano dalla mia famiglia, potevo scegliere finalmente di non andare ai culti. D’altronde i miei genitori sapevano che ormai ero quasi maggiorenne e quindi dovevo cominciare ad assumermi le mie responsabilità. Mi buttai a capofitto nello studio, ero, infatti, agli ultimi anni di conservatorio nell’apprendimento del violino e debbo dire che i miei sforzi erano stati ricompensati, in quanto mi ero guadagnato la stima dei miei amici e dei miei insegnanti.

Se da questo punto di vista mi sentivo soddisfatto, nella vita di tutti i giorni non era così, perché cominciavo ad accorgermi dell’ipocrisia che c’era in me, in quanto, nei rapporti con gli altri, non riuscivo ad impostare una sincera amicizia. Infatti, fondamentalmente, ero un opportunista, nel senso che legavo solo con chi mi poteva dare qualcosa. Ero infelice, però non lo davo a vedere; finché non decisi di buttare giù la maschera e di ricercare la felicità anche in questo aspetto della mia personalità.

Innanzi tutto mi resi conto che mi trovavo lontano da Dio, nel peccato. Infatti, la Paola di Dio dice che "Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio". Una vita come quella che conducevo, lontana dalla comunione con Dio, non mi avrebbe potuto dare la gioia, poiché per averla dovevo riconoscere il mio peccato ed accettare il perdono di Dio in Cristo Gesù.

Grazie a Dio, ho riconosciuto il mio peccato attraverso l’Evangelo ed ho scoperto che Gesù è morto per cancellare le mie iniquità ed è risorto per donarmi la Sua vita. Convinto di questo, ho accettato la vita nuova che Cristo mi dava. Così è avvenuta in me quella nuova nascita di cui Gesù parla a Nicodemo nel vangelo di Giovanni, episodio che conoscevo anch’io prima della conversione, ma solo a livello teorico; grazie a Dio, l’ho potuto sperimentare a livello pratico e cioè in prima persona. Adesso il mio desiderio è vivere una vita consacrata al mio Signore, per poter essere un faro in un mondo di tenebre e far conoscere ad altri la via della salvezza.