Era il 1998 quando accettai Gesù nella mia vita.
In quell'anno la mia vita era un disastro. A causa dei miei genitori gravemente ammalati: mia madre di cuore e mio padre di un tumore alla prostata. Entrambi dovevano subire due grandi interventi: mio padre alla esportazione della prostata e mia madre di tre Bypass.
Non vi dico che giorni terribili e anche molto tristi. Stavo sul punto di cedere.
Di tanto in tanto mi sentivo con la mamma di una compagna di classe di mia figlia.
Questa mi raccontò che che stava frequentando una Missione Evangelica Italiana e che questo aiutava molto il suo stato depressivo.
Gli chiesi se poteva venire a casa mia con qualcuno di quella religione. E così è stato.
Sono venuti a casa e mi hanno parlato di Gesù e dell'amore che lui ha specialmente per le persone depresse come ero io.
Quelle parole davano sollievo al mio cuore: con tutto quello che stavo passando con i miei genitori. Mi invitarono ad andare con loro in chiesa la domenica successiva, mi dissero anche se avevo problemi e non avevo qualcuno che mi aiutasse, sarebbero venuti loro stessi a prendermi.
Allora convivevo gia da diversi anni con Paolo, perché avevo lasciato mio marito. Dopo tre anni di matrimonio ho lasciato mio marito perché mi bastonava, mi riempiva di botte e non voleva lavorare. Paolo era un bravo ragazzo che si è preso cura di me e di mia figlia, e anche quando gli ho chiesto il permesso di andare con i nuovi amici mi ha dato il suo consenso.
Io ero cattolica dalla nascita e da piccola fui in un collegio di suore. Mi ricordo che ci facevano dire il rosario tre volte al giorno, e per questo credevo molto alla Madonna. La notte prima di andare nella chiesa evangelica ho fatto un sogno, ma non era propriamente tale. Mentre stavo dormendo venne nella mia stanza una persona che somigliava a mia nonna morta gia da tempo e mi disse di non andare l'indomani lì perché era un brutto luogo. Io gli risposi che ci sarei andata lo stesso, e dopo un pò il suo viso si trasformò in quello di una persona bruttissima, tanto da farmi paura. Gli ripetevo continuamente che sarei andata in quel luogo. Dopo un pò scomparve. Non riuscivo ad aprire i miei occhi e sentii una mano così dolce che mi accarezzava. Poi mi strinse la sua mano nella mia e mi svegliai con le mie mani che si tenevano l'una con l'altra.
Raccontai l'accaduto a Paolo e a mio padre, i quali mi hanno incoraggiata ad andare nella comunità evangelica. Al momento della preghiera sentii il mio cuore come se scoppiava e dei brividi come se qualcuno mi toccava. Sentivo il mio corpo bruciare dal caldo, adesso so che era il fuoco dello Spirito Santo. Fu così che da allora in poi accettai Gesù come mio personale Salvatore. Anche Paolo e mia figlia hanno accettato Gesù. Gloria a Dio! Eravamo diventati una famiglia in Cristo Gesù.
Ma il diavolo non terminò la sua astuzia nella mia vita: mi tolse mio padre il 30 Agosto 1998, poi mia madre il 10 Dicembre dello stesso anno.
Per me fu un calvario, ma Gesù era sempre con noi. A Gennaio del 2000 anche mio fratello morì, e se non bastasse a Settembre Paolo ebbe un incidente sul lavoro e morì anche lui.
Con questo finii di credere in Dio; mi ribellai a Lui perché non aveva fatto niente quando Paolo gridava aiuto.
Mi allontanai dalla fede e da tutti, e mi ridussi ad uno stato confusionale. Dimagrii 20 chili e per vincere la depressione incominciai a uscire con compagnie poco affidabili.
Trascuravo mia figlia, bevevo alcool, e facevo altre cose. Finché un giorno mia figlia mi disse: "Non ti riconosco più come mamma".
Quelle parole mi ferirono molto al punto tale che ritornai in me stessa e incominciai ad essere quella di prima.
Un giorno ripensando a come ero diventata senza Dio e sporca nella mia vita mi misi a piangere; mi misi in ginocchio gridando a Gesù di perdonarmi.
Quando smisi di pregare mi sentii sollevata e sentivo pace interiormente. Sentii di nuovo l'amore di Gesù.
Dopo 10 minuti squillò il telefono, era la sorella che mi aveva parlato per la prima volta di Gesù. Mi invitò ad andare in chiesa per l'occasione della visita di un pastore che veniva da lontano, e che sicuramente Dio aveva qualcosa da dirmi.
Quel giorno rinacqui per la seconda volta. Grazie Gesù che sei stato sempre con me; anche quando ti ho lasciato tu mi sei stato vicino e io ti dico che da adesso in poi non ti lascerò mai più. Un altro grande miracolo che Gesù mi fece è stato quello di darmi un altro marito e un figlio che ho chiamato Emmanuel, che vuol dire "Dio è con noi", per riconoscenza della grazia che mi ha fatto.
Gesù non ti lascerò mai più!
Lucia Galleggiante