Le porte del cielo sono accessibili a tutti... Basta chiedere con il cuore. Questa storia non vuole essere né un racconto religioso né una pubblicità ad un movimento religioso ma solo una semplice testimonianza in onore di Gesù che essendo risorto è un Dio vivente, un Dio d'amore e che parla al cuore degli uomini..... soltanto che, purtroppo, l'uomo non ascolta.... E' stato Gesù che il 12 novembre 2001 ha cambiato la mia vita, quando in un momento particolare mi ha fatto capire quanto avevo bisogno di Lui ed io l'ho accettato nella mia vita come personale Salvatore. Eppure non mi mancava niente, il lavoro ce l'avevo, la macchina e la televisione pure... godevo di buona salute... ero sposato... In realtà però questa era la facciata esteriore... sostanzialmente ero sempre insoddisfatto pur avendo tutto, mi lamentavo spesso per niente e avevo un malessere interiore difficile da spiegare. Avevo una profonda paura della morte, tanto che molte volte ignoravo il discorso... cambiando argomento se si toccava quel tasto: non sapevo, però inconsciamente intuivo, che il giudizio di Dio gravava su me come, infatti, sta scritto "... chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio rimane su di lui" - Gv 3:36 - (Vangelo di Giovanni - capitolo 3 - verso 36) . Sapevo del fatto storico della morte di Gesù sulla croce, ma non ne capivo il senso e non sapevo che il Signore era morto su quel legno anche per me. Nel 1998 mi sono iscritto alla scuola serale per Geometri, a Trento, per sostenere mia moglie negli studi. L'impegno era gravoso poiché si trattava di 5 anni di studi serali e le difficoltà non mancavano neanche nell'ambito famigliare: il mio matrimonio stava scricchiolando.... Arrivati in terza classe, capitò a scuola (e stessa aula) un ragazzo che parlava del Signore, dimostrando amore per questo Dio che credevo lontano. A Pasqua dell'anno 2000 ci invitò entrambi a vedere una cerimonia di battesimi nella sua chiesa, che scoprimmo essere la Chiesa Cristiana Evangelica. La cerimonia ci impressionò per la diversità dalle cerimonie religiose a cui eravamo abituati. Vedemmo un locale privo di statue e gente che adorava il Signore col cuore ed in modo diverso da quello al quale siamo abituati; inoltre queste persone trasmettevano calore e amore. Finita la cerimonia le cose finirono li....né io né mia moglie cercammo di scoprire altro ed intanto la situazione non era proprio delle migliori... anzi peggiorava ed il matrimonio cominciò a traballare più forte ..... Arrivò quindi l'autunno del 2001, quando fummo invitati ad un culto nella Chiesa sopraccitata. Decidemmo di andarci, anche se quel giorno eravamo in pesante lite tra di noi. Fu l'ultima volta che litigammo... adesso lo so. L'amore di Dio incominciò a farsi sentire, per me, già da quel giorno anche se non lo capii subito. Inizialmente frequentai la domenica quella chiesa ma mi sentivo escluso; malgrado frequentassi la chiesa incominciai a rendermi conto che non era l'appartenenza ad una chiesa o ad una denominazione che mi poteva dare la salvezza eterna tanto promessa da Gesù. La Bibbia dice: "... ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figli di Dio: a quelli cioè, che credono nel suo nome; i quali non sono nati da sangue, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio." Gv 1:12. Era chiaro che se volevo la salvezza dell'anima dovevo in qualche modo ricevere il Signore. La Bibbia dice anche: "tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio" (Rm 3:23). La settimana tra il 12 novembre 2001 ed il 18 novembre 2001 mi resi conto che davanti agli occhi di Dio ero un peccatore e col cuore pregai il Signore di perdonarmi. Il Signore non si fece attendere e Gesù mi perdonò: si adempì infine quello che sta scritto nel vangelo di Giovanni al capito 3, verso3 "In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio". Ora la mia vita è cambiata , poiché il Signore mi ha tolto le paure e mi ha dato la sua pace, la pace che supera ogni intelligenza. Ha rafforzato il mio matrimonio dandomi la roccia su cui appoggiare sia il matrimonio che la mia vita: Gesù. La grazia di Dio non finì li, infatti, dopo un mese e mezzo dalla mia conversione, anche mia moglie si è convertita affidando la propria vita nelle mani del Signore. Queste poche righe di testimonianza che ho voluto scrivere qui non sono state fatte per raccontare ciò che Gesù ha fatto nella mia vita. Non una religione, ne l'appartenenza ad una denominazione possono salvare l'uomo dal giudizio di Dio, ma soltanto la scelta personale di credere a Gesù che è morto per noi (anche per te che stai leggendo) e nel confessare col cuore la propria colpa davanti all'Eterno, può portare l'uomo ad ottenere pace con Dio. Dando la mia vita nelle personali mani di Gesù, posso dire che la vita ha veramente un senso. Credere in Dio non implica schiavitù da Bibbia e privazione da ogni altra cosa come qualcuno vorrebbe far credere, ma vera libertà. Chi legge ricordi che il Signore sta alla porta del suo cuore e sta a lui eventualmente rispondergli. Nel suo immenso amore Dio non forza mai nessuno...... "Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me." (Ap 3:20)
Data: 06/09/2004 Visite: 5829 | |
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