Il Signore sia lodato. E’ un motivo di gioia per me potere testimoniare le cose meravigliose che il Signore ha fatto nella mia vita.
Essendo nata in una famiglia cristiana, sin da piccola l’amore di Gesù è stato sempre nel mio cuore. Però, giustamente, tutto questo non è servito abbastanza; anch’io crescendo ho dovuto fare la mia esperienza col Signore. E grazie a Dio così è stato; e mano a mano che crescevo, il Signore lavorava sempre più il mio cuore, finché ho deciso di battezzarmi, di accettare Gesù come mio personale Salvatore. E posso veramente dire che da quel giorno non mi è mai mancato nulla, il Signore mi ha fatto solamente del bene. Grazie a Dio mi ha dato un ragazzo, che oggi è mio marito; assieme serviamo il Signore.
Però, come tutti i cristiani, anche noi abbiamo delle prove. E così è stato nella mia vita; c’è stata una dura prova che ha davvero segnato la mia vita. Un giorno ero a casa, attenta a fare le pulizie, le faccende di casa e ho avuto improvvisamente un bruttissimo mal di testa, un bruttissimo malore, che a parole non vi saprei descrivere, perché era qualcosa veramente di atroce. Mio marito era in casa con me, mi ha prestato i primi soccorsi, mi sono stati fatti anche degli antidolorifici. Però non è servito a niente, anzi, più passavano i momenti, più io peggioravo, stavo male.
Così mio padre e mio marito mi hanno portato all’ospedale. All’ospedale subito mi è stata fatta una tac e dalla tac si è riscontrato che c’era una emorragia celebrale. Quindi immediatamente io sono stata messa in terapia intensiva, isolata. E poi un’angiografia, che è un esame molto, molto doloroso; e dall’angiografia subito un aneurisma celebrale, quindi al più presto io dovevo essere operata perché c’era una brutta cosa nella mia testa che da un momento all’altro poteva scoppiare.
Sono trascorsi, prima dell’intervento, tre o quattro giorni, nei quali ho pregato il Signore veramente con tutto il cuore, forse non l’avevo mai fatto nella mia vita. E il Signore mi ha ascoltato. Quando sono scesa sotto quella mattina in sala operatoria, l’anestesista si è avvicinato, si è presentato, mi ha detto che mi avrebbero dovuto rasare i capelli completamente; poi si è allontanato insieme agli altri medici per prepararsi all’intervento.
Io, in quegli attimi che ho avuto di intimità col Signore, ho pregato. Ho detto: "Signore, Tu sai; la mia vita è nelle Tue mani. Fai Tu ciò che vuoi della mia vita. Sia fatta la Tua volontà, qualsiasi essa sia". Sono passate dieci lunghe ore da quell’intervento. Il Signore veramente ha toccato la mano di quei chirurghi; ha saputo Lui dove mettere le mani.
Addirittura, quando mi sono risvegliata, si parlava di sala rianimazione e non si sapeva come io mi potevo risvegliare, perché vere per dieci ore la testa aperta… Ma grazie a Dio, non c’è stata bisogno di sala rianimazione, non c’è stato bisogno di niente, perché mi sono risvegliata veramente bene. Ed io tutto questo lo devo solamente al Signore, perché solo Lui poteva fare queste cose, nessun essere umano li poteva fare.
E ancora non finisce qua, perché io mi sono ripresa, ho avuto un’ottima convalescenza. Avevo un desiderio nel cuore: avere un altro bambino. Ma non era tanto facile, perché prendevo dei farmaci che non mi rendevano difficile portare avanti una gravidanza. Però il Signore mi ha dato anche questa grazia, di avere un bellissimo bambino; grazie a Dio è sano, sta bene. E per questo veramente devo rendere solo la gloria al mio Signore.
Voglio invitare chi sta leggendo questa mia testimonianza ad arrendersi alle mani del Signore. Non dobbiamo pagare nulla, non dobbiamo fare nulla; dobbiamo semplicemente rivolgerci a Lui, con fede. Come il Signore è stato fedele con me, sicuramente sarà fedele anche con te. Il Signore sia lodato.