Il Signore sia lodato. E’ motivo di gioia per me poter testimoniare che il Signore è buono e la Sua benignità dura in eterno. Egli fino a questo momento non mi ha fatto altro che del bene ed è mio piacere condividere con voi il modo in cui Dio ha voluto farsi conoscere da me.
Potrei dividere la mia vita in due parti: prima dell’incontro con Gesù e dopo. Prima dell’incontro con Gesù ero un giovane normale (..oggi si direbbe un bravo ragazzo), economicamente indipendente, avevo già un lavoro, avevo una bella cerchia di amici; non mi mancava niente, insomma. Certo, però, devo confessare che, nonostante tutto, dentro di me avvertivo un profondo senso di solitudine. Ma ancora qualcosa doveva accadere per cambiare la mia vita e questo qualcosa fu un incontro improvviso con un viso pieno di lentiggini! Questo viso pieno di lentiggini oggi è mia moglie e fu lei che, per la prima volta, mi pose davanti il problema di Dio. Ricordo, infatti, un giorno, mentre discutevamo del più e del meno, mi parlò del Signore e mi disse che per lei Dio era la cosa più importante nella sua vita, tanto da metterLo al primo posto. Quella sua fermezza nel tenere a Dio così tanto mi incuriosì e lei colse l’occasione per invitarmi ad un culto evangelico.
Quando entrai in chiesa, notai subito che c’era qualcosa di diverso nell’atmosfera.. ricordo che rimasi colpito dalla preghiere spontanee che venivano innalzate a Dio, dai canti; e notai anche che il fondamento di tutto quello che veniva fatto era la Bibbia, la Parola di Dio. Così comprai una Bibbia e cominciai a leggerla. Leggevo, nei Vangeli, di Gesù e più leggevo, più mi appassionavo e volevo sapere di più intorno a Lui. Ma questo ancora non costituiva per me motivo di salvezza. E in quel periodo ci fu occasione di provare a me stesso che io frequentavo la comunità non perché quella ragazza mi aveva invitato a farlo, ma perché dentro di me cominciavo a realizzare qualcosa.
Mia sorella ebbe bisogno di una visita particolare per cui si doveva andare a Genova. Mi offrì di accompagnarla e la prima cosa che feci, prima di partire, fu quella di prendere l’indirizzo della chiesa di Genova. Già durante il viaggio successe una cosa meravigliosa: io avevo il vizio del fumo, ma leggendo la Bibbia avevo appreso che Gesù aveva promesso che ci avrebbe resi liberi da ogni peccato e ogni schiavitù. Allora dissi a me stesso: "Se Gesù l’ha promesso, perché mai devo continuare ad essere schiavo di questa piccola sigaretta?". Certo, per un fumatore accanito, è assurdo e difficile non fumare durante un viaggio, come il mio, di dodici ore. Beh, grazie a Dio, per tutto il viaggio non ho acceso nemmeno una sigaretta: il Signore mi ha liberato in maniera assoluta da questo vizio.
Comunque, arrivati a Genova, l’indomani, sapendo che era giornata di culto, andai in chiesa. Ad un certo punto del culto, arrivò il momento delle testimonianze, dove ognuno poteva condividere con gli altri l’esperienza fatta con il Signore. E ricordo che sentii in cuore il desiderio di testimoniare anch’io. Così aprii la Bibbia e lessi il Salmo 100. E appena iniziai a leggere, un pianto invase la mia vita, sentivo dentro il mio cuore una pace indescrivibile: fu allora che realizzai la salvezza in Cristo Gesù.
Il Signore, da allora, ha cambiato totalmente la mia vita e non avverto più quel senso di vuoto, di solitudine di cui prima. Sono passati tanti anni e sono ancora insieme a Dio e certamente ho moltissimi motivi per non essermi pentito della scelta di mettere anch’io al primo posto della mia vita il Signore. Sono grato a Dio per tutto quello che ha fatto in me. E ho ancora un desiderio: quello di invecchiare, di vedermi coi capelli bianchi, nella casa del Signore, insieme a mia moglie e ai miei figli. Iddio sia lodato.
Data: 29/05/2002 Visite: 5252 | |
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