COME EBBERO UN MINISTERO SOPRANNATURALE:
L'EVANGELISTA ORAL ROBERTS
dalla rivista The Voice of Healing
COME DIO MI DIEDE UN MINISTERO DI GUARIGIONE DIVINA
I miei parenti hanno sempre saputo che dovevo essere usato da Dio in modo particolare. Un giorno il mio caro padre, ministro del Vangelo, venne da me a dirmi: «Figlio, quando sarai cresciuto, condurrai incontri di risveglio nei più grandi auditori della nazione e ministrerai alla gente». Meditavo questa affermazione nel mio cuore, rendendomi poco conto di cosa avrei dovuto attraversare prima che ciò accadesse.
Nella mia infanzia venivo soprannominato «Predicatore» dai miei compagni di gioco. Questo nome divenne ripugnante per me, particolarmente da quando veniva detto derisione dai prepotenti della folla per deridermi. Molte volte lasciavo la folla in lacrime quando facevano di me il soggetto della loro conversazione come «Predicatore».
Mentre sapevo di essere «marcato» dal Signore, ero profondamente ambizioso per una carriera terrena, avendo predisposto il mio cuore a un’istruzione universitaria e a una carriera nel settore della legge. Adesso posso vedere come tutto questo addestramento era nel piano e nel proposito di Dio. Lasciai casa in giovane età per frequentare la scuola lavorando. Fu allora che mi ammalai.
Lo Spaventoso Drappo Funebre della Tubercolosi
La tubercolosi è proprio caduta come un drappo funebre sui parenti di mia madre. Diversi membri della famiglia di mia madre morirono per questa spaventosa malattia. Quando mi ammalai, tutti riconobbero che si trattava di tubercolosi. Si dichiarava che sarei morto come erano morti gli altri. Ma mio padre e mia madre affermavano risolutamente che la mano di Dio era su di me e che mi sarei risollevato.
Mentre ero lontano da casa, i miei genitori pregavano: «O Dio, riporta a casa il nostro ragazzo a qualunque costo! Non permettere che il mondo lo possegga! È nato per essere un predicatore!» Le loro preghiere mi riportarono a casa, ma non nel modo che si aspettavano. Per cinque mesi fui in bilico tra la vita e la morte, sotto la cura di tre dottori. Un giorno, mentre assumevo qualche amara medicina, mi sentii soffocare e fui vicino alla morte. Quando ritornai in me, strillai: «Non prenderò mai più un’altra dose di quella roba! Se sto per morire, fatemi morire!» Sentivo che la fine era molto vicina.
Una sera, mio padre venne da me e mi disse: «Figlio, devi dare il tuo cuore a Dio! Non andrò all’incontro di preghiera stasera, ma intendo stare al tuo capezzale finché non odo qualcosa dal cielo». I miei genitori si inginocchiarono, e scendevano lacrime sulle loro guance. Papà si alzò, si avvicinò a me e si inginocchiò proprio al fianco del letto, pose la sua mano su di me e riversò tutta l’emozione repressa della sua anima. Fino ad allora niente mi aveva commosso né toccato. Ma in quel momento provai una strana sensazione che mi penetrava, e quando alzai lo sguardo verso la sua faccia vidi Gesù.
Dio Mi Salva
Iniziai a piangere e a pregare. Era dura, così tanto dura, dal momento che avevo fatto alcuni torti che dovevo riparare. Dissi a Dio che avrei messo a posto le cose, se Egli mi avrebbe salvato. Divenni rauco e infine con un piccolo sussurro dissi a Dio che avrei predicato. Qualcosa colpì i miei piedi, venendo su attraverso il mio corpo; una luce riempì la stanza, e prima che me ne rendessi conto stavo in piedi sul letto, e saltavo e gridavo. Ma non fui guarito. Gradualmente divenni sempre più debole e scoraggiato.
Furono fatti dei preparativi per mandarmi alla Casa di Cura Statale per la Tubercolosi. Verso quel periodo mio fratello andò a una riunione di Guarigione Divina ad Ada, Oklahoma. Incominciò a parlarci di tutti gli ammalati che erano stati guariti, e i miei genitori cominciarono a rallegrarsi. Mamma disse: «Figlio, ti ho sempre detto che Dio non avrebbe permesso che Suo figlio morisse; Dio ti guarirà».
Dio Mi Parla: Sono Guarito
Mio fratello pose le sue braccia sul mio materasso e mi portò teneramente in macchina, e con i miei genitori partì per il luogo delle riunioni. Quella Voce che da allora avevo udito molte molte volte, disse: «Io ti guarirò, e tu devi farmi una promessa: che mi darai la tua vita e porterai guarigione alla gente sofferente». Una dolce certezza riempì la mia anima.
Quella sera fui l’ultimo per cui si pregò, e mentre i miei genitori mi sorreggevano, il Fratello Muncie mi impose le mani nel Nome di Gesù Cristo di Nazaret, e in quel momento, proprio come mia aveva promesso la Voce, la potenza guaritrice mi pervase, ed io fui guarito.
Inizio a Predicare
Mi ci volle del tempo per ristabilirmi e per recuperare le mie forze, ma due mesi più tardi conducevo la mia prima riunione di risveglio dietro l'edificio scolastico a 4 miglia [circa 6 km e mezzo] da Ada. Passai attraverso alcuni esercizi e sofferenze molto rigidi, e mi accorsi che ero stato veramente guarito. Tuttavia presto scoprii che una cosa è promettere a Dio un ministero di liberazione, un'altra cosa è essere quel ministro. Trascorsi diversi anni predicando secondo il modo comunemente accettato di trattare principalmente le anime e facendo pochissimo per i malati e gli afflitti.
La Crisi: il Grido dei Sofferenti
La crisi giunse nel maggio del 1947. Dio mi diede diversi sogni e visioni. Rivissi le lotte del mio letto di morte, ancora una volta sentii i dolori che colpivano il mio corpo e il sangue salato proveniente dai miei polmoni. Allora udii il grido dei malati e dei sofferenti. Proveniva da una certa distanza, e poi fu molto vicino, e riuscivo perfino a vederli! Occhi iniettati di sangue, mani tremanti, corpi sciupati: umanità affranta; quelli che Gesù amò al punto da morire per loro, quelli di cui Gesù «prese e portò» la malattia. Come lo scroscio di una grande cascata, il grido della gente mi travolse. Lo udivo sul mio letto, lo udivo sul pulpito, lo udivo in classe.
Dio Mi Dà il Ministero di Liberazione
La mia preziosa compagna sapeva cosa mi affliggeva, così mi incoraggiava a mantenere la promessa fatta a Dio. Le dissi: «Non preparare altro pasto per me finché non te lo dico. Devo sistemare questa cosa con Dio». Un giorno, mentre stavo fuori, in un posto segreto in preghiera, mi distesi sul pavimento, a faccia a terra, promettendo a Dio che sarei rimasto lì finché non mi avesse dato liberazione dal timore e certezza della potenza per guarire i malati e scacciare i demoni. Sudai in tutto il corpo, e mi sembrò di essere stordito. Allora udii di nuovo la Promessa. Fui spinto ad alzarmi, a salire in macchina e a guidare. Come svoltai al primo angolo, mi vennero dette queste parole: «Da quest'ora guarirai i malati e scaccerai demoni».
Mi Lancio
Sapendo che quella era la chiamata di Dio, mi lanciai nel ministero di guarigione; per cominciare, in una campagna estesa della Georgia, dove era pastore Mildred Wicks. I malati venivano portati da città distanti, ed erano presenti predicatori di tutta la Georgia. Da lì andai a Tulsa, Oklahoma, sotto una grande tenda. Questo incontro che doveva durare sei giorni continuò per nove settimane. Questo ministero è cresciuto come un turbine… La radio, la pagina stampata, la parola pronunciata, il ministero dei fazzoletti unti mandati a quelli che non potevo raggiungere di persona, l'ufficio, gli operai, l'attrezzatura per il lavoro estivo: nuovi camion, rimorchi, sedie, organo, appuntamenti nelle più importanti città d'America... tutto questo è arrivato come un sogno.
Dio Si Occupa Ancora di Me
Allora il Signore Si occupò ancora di me. Questa volta direttamente nell’ambito della guarigione. Parte di questo è un segreto tra il Signore e il Suo servo, ma posso dirvi questo: Dio mi disse che avrebbe usato la mia mano destra, che avrei riconosciuto quando la malattia sarebbe sparita e che stavo per entrare nella seconda fase del ministero di liberazione. Mi fu dato un nuovo metodo di preghiera, e mi accorsi che pregavo in un modo completamente diverso.
Dopo poco tempo, mia moglie notò la nuova potenza nella mia vita; disse: «Tesoro, mantieniti umile davanti a Dio, in modo che tu possa mantenere questa grande potenza. Non so per quanto tempo Dio te la farà mantenere, ma dimostraGli con la tua umiltà che la userai saggiamente».
Questa, miei cari amici, è la storia di come la potenza guaritrice di Dio venne su di me. Una cosa sola chiedo: le vostre preghiere affinché io possa portare liberazione a quelli per cui morì il mio Redentore.
Riferimenti
- The Voice of Healing, novembre 1948, pagg. 7, 16
