LA PREGHIERA FA LA STORIA
di David Smithers
«Perché così dice il SIGNORE... "Cercatemi e vivrete"» (Amos 5:4). La vita di William Bramwell è la vivida descrizione di un uomo che si mise seriamente al seguito di Dio, e come risultato visse davvero. Motivato da un fervente amore e da un'incantevole visione dell'eternità, William Bramwell cercò il volto di Gesù con tutto il cuore. «L'amore di Bramwell per Dio era sempre crescente. Le bellezze della santità infiammavano la sua anima di un desiderio intenso di assomigliare a Dio e di glorificarLo in tutte le cose».
È in una lettera scritta da Bramwell nel 1807 che intravediamo le passioni guida che motivarono la sua vita e il suo ministero. Egli scrive: «Prega, oh, prega, fratello mio! Non mollare mai e poi mai la tua presa della pienezza di Dio; poiché il tempo è quasi finito, e se questa pienezza viene persa verrà persa per sempre. Mi sorprende il fatto che non preghiamo più, sì, che non viviamo ogni momento come sull'orlo dell'eternità e nella beata speranza di quel paese glorioso».
Di nuovo scrive: «Mi affligge il fatto che il mio amore non è più forte e che non assomiglio più a Lui. Mi stupisce la Sua gloria, e mi abbasso con vergogna davanti a Lui. Com'è possibile che con un'anima così preziosa e con un Dio così grande e un'eternità così vicina, ci diamo da fare così poco?»
William Bramwell cercava di recuperare ogni momento per il regno di Dio. Perciò si dava alla preghiera e all'intercessione letteralmente giorno e notte. «Soleva spendere due, tre, quattro, cinque e talvolta sei ore in preghiera e riflessione. Spesso entrava nella sua stanza alle nove di mattina e non ne usciva fino alle tre del pomeriggio».
Come tutti quelli che godono di simili periodi intensi di preghiera, Bramwell scambiò le sue preoccupazioni per le preoccupazioni e i dolori di Gesù Cristo. Il peso di un mondo perduto e di una Chiesa in lotta lo portava spessissimo sulle sue ginocchia in una travagliata preghiera. «Lo Spirito Santo risvegliò nel suo cuore una profonda compassione per le anime perdute. Egli vide moltitudini attorno a lui nella spaziosa via che conduce alla perdizione e desiderava intensamente strapparle come tizzoni dal fuoco».
«Egli piangeva per gli impenitenti e faticava per convincere gli oppositori. Egli portava i terrori della Legge e le gentili persuasioni del Vangelo in modo da avere rapporti con i cuori degli ascoltatori, e in questo modo esortava a fuggire dall'ira a venire».
Anno dopo anno il ministero di preghiera e di predicazione di Bramwell produsse risultati duraturi. Le Chiese venivano ravvivate, i malati venivano guariti e i peccatori venivano salvati fino all'ultimo. Il successo di Bramwell fu senza dubbio il frutto della sua fame sempre maggiore di ricevere di più da Gesù. Per fede egli mieté le ricompense della sua ricerca sincera e costante.
Come credenti, siamo davvero affamati di ricevere di più da Gesù, oppure stiamo semplicemente pretendendo le benedizioni divine di un risveglio, mentre non rispondiamo mai alle condizioni del patto di un cuore alla ricerca? Proverbi 2:3-5 ci ricorda di chiedere con forza e di alzare la nostra voce per le ricchezze di Cristo; di cercare le vie di Dio come l'argento e come un tesoro nascosto, e POI saremo ricompensati col timore e la conoscenza di Dio. Se vogliamo vedere seriamente un movimento autentico e durevole dello Spirito Santo, dobbiamo seguire l'esempio di Bramwell e impegnare il MEGLIO del nostro tempo e delle nostre energie nel cercare il volto di Gesù in preghiera.
Riferimenti utilizzati:
- The Memoirs of William Bramwell di Thomas Harris
- The History of Methodism di Abel Stevens