Salmo
97
Hor' ha il Signor sovrano
l'universal' impero
assunto, e preso in mano.
Di gioia vada altero,
e ne' trionfi il mondo,
l'isole anchor de l'Ocean profondo.
Nube caliginosa
l'accerchia d'ogn'intorno
qual tenda gloriosa.
L'alto suo trono adorno,
su 'l diamantino piede
del giusto dominar, fondato siede
corron dinanzi a lui
gran fuochi fiammeggianti.
I fier nemici sui,
co' fulmini scoppianti,
che fan tremar la terra,
scote cruccioso, e divampati atterra.
Si struggon, come cera,
le moli de' gran monti,
per sua presenza altera.
Il ciel fa chiari, e conti,
di sua giustitia i pregi,
mira ogni gente di sua gloria i fregi.
O voi, popoli insani,
che, chini a le sculture,
vi pregiate in dii vani,
la bocca onta vi ture.
Ogni dio, con timore,
il gran Signor'inginocchiato adore,
ne sentì il lieto bando
la diletta Sione,
o Signor, esultando.
E al ciel, con lor canzone,
del buon Iuda le figlie
de' tuo' giudizi alzar le meraviglie.
Perché tu solo sei
l'Onnipotente eterno:
sopra la terra dei
regnar' in sempiterno.
Sotto tua Maestade,
ogni altro dio, prostrato in terra, cade.
Ad ogni fatto rio
portate odio inhumano,
o voi, ch'amate Dio,
de l'alme guardiano
de' suo' santi, e fedeli,
ch'egli scampa di man d'empi crudeli.
Alma luce serena
a' giusti è seminata:
a' dritti cori piena
e gioia apparecchiata.
O giusti, in Dio gioite,
e del suo santo Nome i vanti dite.
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