Salmo 25
A Te, con vivo zelo,
ergo la mente al cielo.
In te, Dio mio, confido:
non lasciar che l'infido
stuolo di me festeggi,
e che me vinto, a suo piacer motteggì.
Niuno, che'n te spera,
unque avverrà che pera,
del suo pensier deluso.
Trabocchi pur confuso
l'huom che, senza ragione,
contra me muove disteal tenzone.
Guidami ne' tuo' calli,
afin che mai non falli.
Mostrami il buon sentiero
del tuo sacrato vero.
Fammi avvisato, e scorto:
che Dio tu se', da cui scampo m'è porto.
O Dio, mia salda speme
a te solo s'attiene.
La somma tua pietade
hor rimembrar t'aggrade:
ed il favor paterno,
che d'immoto durar' ha vanto eterno.
De l'età mia novella
i peccati cancella,
ed ogni azzion maligna,
per tua mercè benigna.
In tua presenza diva
fa che in me sie la memoria viva.
Buono, e giusto è il Signore,
per cio, trarrà d'errore
chi dietro al mal travia:
e la diritta via,
gli humili, e mansueti,
a seguitar farà saggi, e discreti.
Sempre il Signor procede
con caritade, e fede,
verso chi serva in fatti
le sue parole, e patti.
Per amor di te stesso,
rimetti il grave mio mortal' eccesse.
Qual fie pur l'huom, che Dio
tema d'affetto pio?
Ei gli farà savere
qual camin dee tenere:
e dimora beata
fra dovitia di ben gli sarà data.
Anc' havrà il suo legnaggio
de la terra il retaggio.
Dio face a' suo' devoti
i suo' consigli noti.
E inaspettate, e nuove,
del patto suo tuttor dà lor le prove.
Alzo a lui, senzaposa,
la vista dolorosa:
perch'ei sciortà quel laccio,
che mi dà al piede impaccio.
Volgi l'occhio pietoso
ver me, che son soletto, e bisognoso.
I' sento doglie molte
dentro ne l'alma accolte.
Alleggiarle ti piaccia:
e, con propitia faccia,
mirar l'angosce mie,
e tutte perdonar le colpe rie.
Puon mente a' mie' ribelli,
perche son molti, e felli
han contra me rancori.
Trammi d'affanno fuori,
ch'onta non mi confonda,
poscia che l'alma in te s'affida, e fonda,
siemi guardia, e difesa,
contra ogni ostil contesa,
la mia drittura intera:
perchè'n te ho fede vera.
Tu sol, che vuogli, e puoti,
Israel salva, e d'ogni mal riscoti.
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