Salmo 15
Chi nel real angusto padiglione,
da te, Signor, eletto,
di presente deità sacra magione,
da far dimora accetto
fie? chi beato tetto
goder' havrà mercede
nel santo monte, u'l vero Nume siede?
Di ver, sarà quell' huom, che' passi invia
in piana integritade:
e nel giust' adoprar la mente pia
impiega: e veritade,
qualor parlar' accade,
dal sano cor risuona,
ne al gavillar la lingua scioglie, o sprona.
Chi del compagno ingiusta offesa, o danno,
disleal, non procura:
per cui l'onte levate a vol non vanno,
fuori de l'ombra oscura,
di bocca in bocca impura,
macchinando honor' e fama,
di chi propinquo falsamente chiama.
Chi, dritto al giudicar, sdegna, e avilisce
cui infama un viver rio.
E pregia l'huom, che teme, e riverisce,
di cor divoto, e pio,
l'Onnipotente Dio.
Chi, benchè gliene viene
danno, la data fè, verace tiene.
E chi d'altrui l'haver con empia usura
non rode crudelmente:
n'unque per prezzo vende la drittura:
ne contra l'innoccente,
s'accieca con presente.
Chi queste cose face,
d'ogni crollo sicur fondato giace.
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