Salmo 13
O Pietoso Signor, infin' a quando
d'ogni memoria bando
mi tieni sì, che'n duol' il cor si stempre?
Ohime, sarò da te negletto sempre?
Qual termine ad haver le luci ascose
dal mio soffrir, tua provedenza pose?
Di pensier in pensier' infin'a quando
andrà l'alma vagando?
L'angoscioso, diserto, e mesto core
occuperà tuttor' agro dolore?
E, sopra me, per darmi fiero assalto,
il nemico vedrò levarsi ad alto?
Tu, vero Dio, che sol ne l'alma adoro,
mira quanto m' accoro.
Rispondi al grido mio, gli occhi rischiara,
ne m' ingombri il dormir di morte amara:
che'l nemico non dica, Io l'ho pur vinto,
e goda di vedermi in terra spinto.
In tua pietà fermo la speme viva,
che me languente avviva.
De la salute tua trionfo, e festa,
a celebrar homai il mio cor s' appresta:
intonando al Signor di laudi il suono:
perchè fatto m' havrà di mercè dono.
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