Felice
d'essere solo un figliolo,
nel regno terreno successi non bramo
né folle acclamanti o il nome mio solo.
Il Cristo servendo, in eterno Signore,
ho scelto il Suo volto, la Sua parola
E la sua volontà per sempre compire.
Felice d'essere solo
un figliolo,
un figlio di Dio senza fissa dimora,
un luogo ove andare o solo aspettare.
Di qua o di là, senza progetto,
da nessun uomo ma dallo Spirito diretto;
non lodi per me,
ma nei piani di Dio riposo per fé.
E mentre il suolo terreno lavoro
vivo con Dio e con Lui cammino.
Felice d'essere solo
un figliolo,
ma dal mio sentiero di grazia abbondante
anche incompreso, la vita si spande.
Ho solo bisogno di compier la corsa
paziente aspettando, e Lui contemplando.
Se altri s'attende che la terra scuota,
al risveglio attendo la Sua voce nota.
Felice d'essere solo
un figliolo,
null'altro da dire, se non il Suo dire,
null'altro da fare, se non il Suo fare,
nessun'ansietà e nessun timore.
Vivendo con Lui, condivido il Suo giogo.
Nessun nome ho da farmi;
il Suo nome Egli stesso
sulla pietra del cuore m'incide.
Non vita da vivere ormai,
l'ho deposta, ho preso la croce:
ho deciso di viver di nuovo.
|