Informazioni Rubriche Risorse Community Servizi
  Primi passi
 
 
 
  Edificazione
 
 
 
 
 
 
 
 
  Area utenti
 
 
 
Userid
Password
Ricorda dati   
Testimonianze di vite trasformate dal Vangelo

Oggi! Domani forse non avrai più tempo


di Vincenzo
Trascritto da saretta

Pace a tutti mi chiamo Vincenzo e ho 27 anni. Abito in un paesino in provincia di Cuneo, dove c'è la chiesa che tuttora frequento, e voglio raccontarvi la mia testimonianza.
Sono cresciuto in una famiglia cristiana, i miei si sono convertiti quando avevo 12 o 13 anni ma io non ne volevo mai sapere niente. Frequentavo lo stesso con i miei, andavo alle scuole domenicali, ai campeggi, ai culti ogni domenica, ma non ne volevo sapere di convertirmi anch'io. Così cominciai con le mie prime esperienze in questo mondo. La prima sigaretta a 13 anni e per passare anche al primo spinello non ci misi molto.......
Cominciai così e ho continuato per molto tempo. Nel frattempo andavo a scuola, ma la mia prima preoccupazione era quella di divertirmi. Non ero molto libero di uscire e fare quello che volevo perché i miei erano molto rigidi su questo, ma io trovavo sempre il modo, in una maniera o in un'altra di farmi gli affari miei, pur continuando sempre a fare lo spettatore ad ogni culto o raduno e quant'altro. A 16 anni avevo smesso di andare a scuola, mi ero stufato di studiare e volevo avere i miei soldi da poterci fare quello che volevo cosi cominciai a lavorare. Arrivato a 18 anni partii per il servizio militare, a Torino, lì c'era gente di tutti i tipi e io non ero da meno. Un fine settimana, tornando a casa, uscii il sabato sera e andai a casa di un mio amico(perché nel frattempo avevo preso anche la patente) e lì c'erano altri due miei amici di vecchia data, eravamo i quattro che più erano legati e facevamo gruppo a parte. Due di loro usavano eroina per via endovenosa, un altro la fumava. Io non mi ero mai fatto convincere e loro non mi avevano mai chiesto nemmeno se volessi iniziare. Quella sera però, quello che fumava mi chiese di provare e non so perché ma quella sera decisi di farlo. Mi feci la mia fumatine e io che ero uno che fumava già da un pezzo rimasi attratto da quella forma di sballo che era molto simile a quello dello spinello. Da quel giorno ogni fine settimana prima di uscire, di andare a ballare ci ritrovavamo a casa di quest'amico e fumavamo, mentre gli altri si facevano. Entrato in quel mondo scoprì che molta era la gente che ne faceva uso e che i guadagni non erano da buttare via. Così iniziai anche a spacciare e dal "semplice" fumare passai allo "sniffo". Mi misi in società con due di loro, mentre quello che fumava si dedicava solo allo spaccio di haschish. I soldi che entravano erano tanti e a noi andava tutto bene. Eravamo più che soddisfatti del nostro "lavoro". Avevamo soldi, macchina, tutti i sabati in discoteca gratis, le ragazze venivano con noi perché eravamo brillanti e con i soldi. Vivevamo tranquillamente sulle spalle di quei poveracci che avevano per forza bisogno di noi. A volte eravamo noi ad istigarli, quando eravamo a corto li chiamavamo e li convincevamo a prendere qualcosa cosi avevamo di nuovo quello che ci serviva. Andammo avanti così per molti anni senza che nessuno ci fermasse mai con qualcosa addosso, sempre puliti e ci autoconvincevamo di essere troppo bravi e svegli! Nel frattempo la mia dipendenza aumentava e io cominciavo a tirare troppo rispetto a quello che vendevo, i nostri guadagni si erano abbassati perché usavo troppa sostanza. Allora decisi anch'io di cominciare a bucarmi per usarne di meno e avere più soldi, inoltre lo sballo era maggiore quindi ci "guadagnavo" in tutto! Da quel giorno cominciò la mia discesa. Diventai sempre più dipendente e i soldi non m'interessavano più m'interessava solo "farmi". A casa i rapporti con i miei non esistevano quasi più, la chiesa l'avevo dimenticata da un pezzo anche se l'affetto dei fratelli e delle sorelle che mi avevano visto crescere, non mi è mai mancato, ma non gli davo il giusto peso. Il lavoro non l'avevo più e la macchina non me la potevo più mantenere. La mia vita, il mio sogno, si stava distruggendo poco alla volta. Tra il 2004 e il 2005, dopo 6 anni, non avevo più niente e io ero ridotto uno straccio. Arrancavo ancora tra un traffico e l'altro ma cominciavo anche a perdere credibilità in quel giro perché iniziavo a dare "pacchi" a tutti pur di guadagnarci io. A febbraio del 2005 incontrai un vecchio "amico" alla stazione, mentre aspettavo il treno per andare a Torino. Mi fece andare con lui e mi disse che aveva un modo facile per fare soldi in fretta: scippi con la macchina! Qualche anno prima lo avrei preso a calci, ma ora in quella situazione l'idea di avere soldi in fretta mi convinse. Iniziammo e finimmo dopo 2 mesi, quando ci arrestarono entrambi dopo un inseguimento. Così mi ritrovai anche in galera. Chi l'avrebbe mai detto. Quando camminavo in quella stanza e arrivavo alle sbarre mi appoggiavo li e mi sembrava di vivere in un film, invece era la realtà. Mi sono chiesto un sacco di volte perché era finita così e mi sono dato una sola risposta: Dio aveva voluto così. Negli ultimi tempi quando i miei mi parlavano io davo la colpa a Dio di tutto quello che mi succedeva, dicevo che se Lui c'era, avrebbe fatto qualcosa per me invece di farmi trovare in certe situazioni! È sempre troppo facile prendersela con Dio quando le cose ti vanno male. Ma quante volte il Signore mi aveva guardato in quegli anni? Incidenti in macchina, pistole puntate addosso, risse, per non parlare di tutte le volte che m'iniettavo qualcosa nelle vene e potevo morire da un minuto all'altro e ne ho visti, vi assicuro che non è bello!
Quando mi ritrovai in quel carcere capii che dovevo dare una svolta alla mia vita. Anche se dal di fuori davo sempre l'idea che appena uscito avrei ricominciato meglio di prima, dentro di me c'era il desiderio di cambiare. Ero troppo stanco di quella vita. Nemmeno i miei famigliari più lontani, dove a volte trovavo rifugio, volevano più avere a che fare con me. Avevo deluso tutti.
Decisi allora di andare in comunità (perché era l'unico modo per non stare rinchiuso) così nel frattempo avrei deciso cosa fare. Già 2 o 3 volte avevo fatto dei colloqui al centro Kades, una comunità cristiana evangelica ad Acqui Terme, in provincia d'Alessandria, e decisi di andare lì.
Non ero molto convinto, ma decisi di provarci lo stesso. Volevo mettere alla prova Dio. Una mattina di luglio pregai con un operatore in una camera e poi lui mi lasciò a continuare da solo. In quella mattina sentì forte la presenza di Dio, piansi tanto quanto non mi ricordavo più da tanto tempo. Chiesi perdono a Dio dei miei peccati, dei miei errori, perdono per aver deluso tutti, per averlo sfidato, per quella vita da schifo che avevo fatto e la presenza di Dio si fece sentire come una mano che mi poggiava sulla spalla e che mi dava pace e serenità. Il mio pianto di tristezza e desolazione fu tramutato in pianto di gioia al punto che ridevo da solo e mi sentivo quasi "stupido". Uscì da quella stanza e il primo operatore che mi vide mi disse "ah, ti sei convertito?!" Me lo aveva letto in faccia quello che avevo vissuto, ma io non me ne ero reso granché conto e gli risposi ridendo: "non lo so!" Però continuavo a pregare mentre andavo a svolgere i miei compiti ed ero sereno. A dicembre ebbi un periodo di crisi, fui messo a lavorare da solo e mentre parlavo con Dio perché ero arrabbiato di quella situazione, continuavo a chiedere a Dio di perdonarmi, perché non avevo capito cosa mi era successo qualche mese prima. Ancora una volta Dio rispose alle mie domande in modo chiaro, con una voce che sentì dentro tanto viva da sembrare ci fosse una persona vicino che parlava. Mi disse che Lui già mi aveva perdonato e che era ora che io andassi avanti. Da quel giorno non mi sono più fermato, ho rallentato, forse, in alcuni periodi e accelerato in altri ma non sono più tornato indietro né tantomeno voglio farlo ora. Il Signore ha cambiato la mia vita, ha ricostruito i rapporti con la mia famiglia, ha spezzato ogni legame che avevo e ora che sono fuori vivo la mia vita normalmente. Lavoro, ho una macchina, frequento regolarmente la Chiesa che mi ha accolto a braccia aperte perché il Signore aveva esaudite anche le loro preghiere oltre che quelle della mia famiglia. Il Signore ci ascolta sempre quando noi Gli chiediamo le cose con tutto il cuore. Il Signore pronto a darci una vita e darcela in abbondanza (Giovanni 10:10) e ha per noi solo pensieri di pace e un futuro certo (Geremia 29:11). Quale droga, donna o denaro può darti la pace, la gioia, la serenità che ti dà il Signore?
Non cercare quello che non hai nelle cose che il mondo ti offre, perché sono solo inganni mentre quello che Dio ti dà è verità. Chi meglio di Lui che ti ha creato e che ha creato tutto quello che ti circonda sa di cosa abbiamo bisogno? Chi meglio di Lui che si è fatto uomo conosce quello che passiamo e soffriamo, le tentazioni a cui andiamo incontro etc. etc. Inoltre a che serve accumulare tesori, ricchezze e soddisfazioni qui, su questa terra? Tanto di là non ti porti niente, primo, e, secondo, se non ti salvi l'anima, all'inferno ci vivrai per l'eternità! A volte non ci rendiamo conto di cosa vuol dire. Ci facciamo male e quando il dolore finisce magari diciamo "meno male, sembrava non finisse più, quei minuti mi sono sembrati un' eternità!". Pensa, invece, quando sarai davvero per l'eternità nella sofferenza solo perché qui ti volevi divertire, fare il grandioso o chissà che! La mia storia non è diversa da molte altre ma se non avessi accettato il sacrificio di Gesù che è morto anche per me, la mia fine sarebbe stata uguale a quella di molti altri che a tutt'oggi ancora non credono. Tu oggi hai la possibilità di credere ricevere la vita eterna gratis senza dare niente in cambio e farlo oggi, perché il Signore a me ha fatto grazia, ma quanti ce ne sono che muoiono per le strade e non hanno una seconda possibilità? Non bisogna per forza toccare il fondo come ho fatto, si può evitare accettando oggi il messaggio di salvezza. Non indurire il cuore non ti mettere a sfidare Dio, hai già perso e se non sei con Dio sei con Satana e la sua fine è gia scritta come la tua, se oggi non ti converti e cambi la tua vita. Non sarà sempre rose e fiori ma avrai la certezza che ogni cosa è nelle mani di Dio, al sicuro. La Parola di Dio dice "Oggi se ascolti la voce di Dio, non indurire il tuo cuore"(Salmo 95:8). Oggi, domani forse non avrai più tempo. Dio ti benedica.

Vincenzo (Cuneo)


Data: 05/03/2009
Visite: 3685
    


Contatta l'autore Invia a un amico Versione PDF stampabile
  Commenti relativi al documento

  Nessun commento

   
Altri documenti d'interesse nella stessa sezione

Guardando dentro voi stessi potete davvero capire se vi siete davvero affidati a Dio
50.gif
17/01/2012
http://www.radioevangelo.org/images/icone/foto (197).jpg
Ciao, mi chiamo Jessica, ho 20 anni e vivo a Cesano Boscone. Sono nata in una famiglia cattolica e ho sempre ricevuto dei buoni insegnamenti ...
Jessica Fiorillo
saretta
6965 dal 17/01/2012
?operazione=visualizza&id=155&filtro=
Il Signore mi ha liberato da tante catene
50.gif
11/08/2010
http://www.radioevangelo.org/images/icone/foto (158).jpg
Per visualizzare il testo completo, clicca sul link sottostante
axagreen
saretta
11149 dal 11/08/2010
?operazione=visualizza&id=154&filtro=
La testimonianza di Sara
50.gif
09/03/2010
http://www.radioevangelo.org/images/icone/foto (120).jpg
La testimonianza di Sara
Sara
eVangelo
7173 dal 09/03/2010
?operazione=visualizza&id=153&filtro=
Libero dalla droga e dall'alcool
50.gif
23/09/2007
http://www.radioevangelo.org/images/icone/foto (21).jpg
La storia di Pasquale, ex alcolizzato
eVangelo
paolo
6258 dal 23/09/2007
?operazione=visualizza&id=101&filtro=
© 2002-2024 eVangelo. Tutti i diritti riservati